Epta «da brivido»: ricavi a quota 1,2 miliardi di euro
Il gruppo Epta ha chiuso il 2021 con un fatturato netto di 1,2 miliardi di euro, riportando così una crescita del 29,6% rispetto al 2020. Un risultato molto positivo, addirittura al di sopra dei livelli pre Covid-19, trainato dalla crescita avvenuta in tutte le tre business unit (retail, food & beverage e after sales) del gruppo milanese attivo nel settore della refrigerazione commerciale (6.000 addetti e undici sedi nel mondo) e guidato dal bresciano Marco Nocivelli.
L’ottima performance di Epta si riflette anche nelle diverse aree geografiche in cui opera: in Europa i ricavi sono saliti del 31% a 898 milioni, nelle Americhe del 31% a 176 milioni e in Asia-Pacifico del 29% a 93 milioni. Una analisi ancora più puntuale dei conti della società consente inoltre di rilevare che l’ebitda adjusted (l’utile al lordo di ammortamenti, svalutazioni, interessi, imposte ed eventuali componenti straordinarie) è salito a 136 milioni (da 75), con un margine dell’11,4% (dall’8,1%), mentre l’utile netto si è più che triplicato a 66 milioni da 21.
@Economia & Lavoro
Storie e notizie di aziende, startup, imprese, ma anche di lavoro e opportunità di impiego a Brescia e dintorni.
Contestualmente, il debito netto si è attestato a 58 milioni a fine 2021, in calo dagli 81 milioni di un anno prima. «Sono estremamente orgoglioso di poter commentare un 2021 come quello che abbiamo appena realizzato: un anno importante e pieno di sfide ma anche un anno magnifico costruito giorno dopo giorno grazie alle scelte del management e all’impegno dei nostri dipendenti, i principali responsabili di questo 2021 da record che ha visto Epta diventare una One Billion Company - ha commentato il presidente e a.d. Marco Nocivelli -. I risultati che presentiamo oggi premiano il nostro impegno e i nostri investimenti e sono la testimonianza del successo della nostra strategia di crescita».
Nel 2021 Epta ha effettuato investimenti per 18 milioni. Il gruppo, che punta a quotarsi in Borsa entro il 2022, se le condizioni di mercato lo permetteranno, segnala che «la situazione geopolitica internazionale al momento della redazione di questo comunicato è preoccupante ed in continua evoluzione con potenziali implicazioni ad ampio spettro». I
n ogni caso, aggiungono dal quartier generale di Milano «i riflessi immediati di questa situazione sul business di Epta appaiono contenuti, rappresentando la Russia solo lo 0,05% e l’Ucraina lo 0,2% del fatturato consolidato». Epta, inoltre, «non ha impianti produttivi nei territori coinvolti dalla crisi né dipende da materie prime o merci di origine russa».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato