Enac revoca la licenza alla Ernest, stop ai voli anche da Orio
Ernest, compagnia low cost italiana, attiva da tre anni vola anche dal vicino aeroporto di Orio al Serio (sul quale aveva annunciato proprio questo mese 5 nuove rotte) ed è vettore low cost molto gettonato anche dai cittadini russi, ucraini e albanesi che vivono nel Bresciano, ai quali offre un'opportunità di raggiungere agevolmente e a prezzi contenuti il Paese di provenienza, collegando Bergamo con Mosca, Kiev e Tirana.
Dal 13 gennaio però i suoi aerei non potranno più volare in Italia: questo in seguito alla decisione di Enac, l'Ente nazionale aviazione civile, che sovrintende alla disciplina di operatori e voli nei nostri cieli, di sospendere la licenza di esercizio di trasporto aereo passeggeri e merci al vettore.
«Tale sospensione - spiega l'Enac in un comunicato - avrà efficacia a partire dal 13 gennaio 2020 al solo scopo di consentire alla compagnia di riproteggere i passeggeri già in possesso di un titolo di viaggio, provvedendo, al contempo, alla necessaria informativa all'utenza per gli eventuali voli cancellati. Il vettore non potrà pertanto più emettere biglietti di viaggio. La licenza rimane comunque in vigore fino al 13 gennaio 2020, anche in considerazione delle festività in corso, nonché del Capodanno ucraino del 7 gennaio 2020 e della conseguente necessità di garantire l'interesse superiore della tutela del passeggero, rilevato che non sussistono imminenti criticità che pregiudicano la sicurezza delle operazioni».
Il provvedimento è stato adottato dall'Enac sulla base di quanto previsto dal Regolamento (CE) n. 1008 del 2008, recante norme comuni per la prestazione di servizi aerei nella Comunità Europea. «Tuttavia - evidenzia Enac -, qualora il vettore fornisca gli elementi di garanzia richiesti dalle norme comunitarie e tali elementi siano valutati favorevolmente dall'Ente, il provvedimento di sospensione potrà essere revocato».
L'Ente nazionale per l'aviazione civile continuerà a effettuare un monitoraggio sulla compagnia aerea «al fine di verificare l'adozione di tutte le iniziative possibili a tutela del rispetto dei diritti dei passeggeri».
Non si è fatta attendere la risposta della compagnia che ha pubblicato un comunicato.
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