Emissioni di Co2, Lucchini Rs: un taglio di 3.828 tonnellate
Profittevole e sostenibile: dopo il bilancio economico Lucchini Rs - presente in Italia a Lovere e Cividate Camuno oltre che in altri 10 nazioni estere e produce soluzioni per il ferroviario (ruote, assili, cerchi e sale montate) e l'industria avanzata (lingotti, fusioni, forgiati e acciai per utensili) - rilascia anche quello di sostenibilità che è una specie di green pass nel rapporto tra l’impresa e la comunità dentro la quale stanno dipendenti, sindacato, clienti ma anche fornitori, venditori, enti pubblici, scuola, associazioni di categoria e concorrenti.
Cento pagine in cui la società presieduta da Giuseppe Lucchini e di cui è amministratore delegato Augusto Mensi, oltre a dire al territorio «noi siamo fatti così» (2.040 dipendenti, 15 società controllate, 40% di energia derivante da fonti rinnovabili, 88% di materie prime prevenienti da materiali di recupero, 226.200 tonnellate di acciaio prodotto, 403 milioni di fatturato e 780 clienti in 45 paesi del mondo), al territorio ed alle persone che lo vivono dice anche «noi abbiamo fatto così». Perché, come spiega il presidente Giuseppe Lucchini nella lettera ai portatori di interesse (concetto difficile che si riassume più semplicemente nella comunità che sta dentro e attorno la fabbrica) se «affidabilità, competitività e solidità di un’impresa si misurano in termini economici, benessere delle persone, circolarità dei processi, trasparenza e responsabilità verso ogni altro portatore di interessi sono diventati i veri indicatori di sostenibilità di un’impresa e ciò su cui tutti sono chiamati a dare il loro contributo» appunto con la sostenibilità.
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Quella della sostenibilità è una strada che parte da lontano: nel 2015 le Nazioni Unite hanno approvato l’Agenda 2030 con 17 obiettivi di sviluppo sostenibili alcuni dei quali Lucchini Rs - i più prossimi all’azienda ed al territorio - si è concentrata: salute dei collaboratori e della comunità, istruzione di qualità, energia rinnovabile, occupazione e crescita economica, innovazione e infrastrutture, città e comunità sostenibili, consumi responsabili e lotta al cambiamento climatico oltre allo sviluppo delle persone, all’economia circolare, alla reputazione affidabilità ed all’innovazione e digitalizzazione
Augusto Mensi, ingegnere amministratore delegato, commenta: «Nel bilancio di sostenibilità la parte relativa alle persone è quella di cui, come amministratore delegato, sono più soddisfatto: sicurezza, formazione, borse di studio, collaborazione con l’Università sono scelte importanti per un’impresa e fanno parte di una strategia sulla quale Lucchini Rs si muove con convinzione». La sintesi del bilancio si riassume in una parola inglese: «Reliability». Affidabilità di ciò che entra (materiali o persone), ciò che si usa e di ciò che esce (emissioni o prodotti).
In sintesi: l’88% delle materie prime proviene da materiali recuperati, il 35% è materiale ferroso recuperato tra cui 5.351 ruote a fine ciclo di vita per essere fuse; da 2018 sono state evitate emissioni in atmosfera per 3.828 tonnellate di Co2 con un calo delle emissioni del 5,2%. E tra ciò che esce c’è il valore economico distribuito: il 65,1% ai dipendenti, il 29,4% in azienda, il 3,2% alla pubblica amministrazione, il 2,1% ai portatori di capitale sociale e lo 0,2% alla comunità.
A sette dodicesimi di un anno entrato ormai nella seconda metà, Augusto Mensi conclude dicendo «è un 2021 non semplice dopo un 2020 abbastanza favorevole. Attualmente ci sono due situazioni cui guardiamo con attenzione: l’aumento delle materie prime e, dopo la creazione di stock, alcuni clienti hanno iniziato il destoccaggio dei materiali».
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