Economia

Embargo russo, 19 milioni di danni per l'agroalimentare

A due anni dall'embargo l'export agroalimentare bresciano verso la Russia è calato sensibilmente. In fumo 19 milioni di euro
© www.giornaledibrescia.it
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Le esportazioni di frutta e verdura, prodotti lattiero caseari e salumi lombardi verso la Russia tra il 2010 ed il 2014 erano cresciute del 112%, ma l’embargo imposto da Putin nei confronti dei mercati europei, in seguito alle sanzioni comminate dall’Unione nel luglio del 2014, hanno prodotto un vero e proprio crollo delle esportazioni che hanno colpito per lo più proprio il settore agroalimentare.

 

Secondo Coldiretti  Lombardia si è passati dai 140 milioni del 2014 ai 62 dello scorso anno e il calo è confermato anche dall’andamento del mercato nel primo trimestre del 2016. E se a livello Lombardo in un solo anno sono andati in fumo 78 milioni di euro, per la nostra provincia il danno ammonterebbe ad almeno 19 milioni.

 

Tra i prodotti più penalizzati il Grana Padano, ma anche i prosciutti, i kiwi, le pesche, le mele e diversi prodotti lattiero caseari, che in molti casi sono stati sostituiti da prodotti surrogati realizzati in Russia o in altri Paesi, che non sono stati colpiti dall’embargo e che di conseguenza hanno visto aumentare le loro produzioni e le esportazioni verso il Paese di Putin.

 

Come se non bastasse, a preoccupare Coldiretti Lombardia sono ora anche le conseguenze della Brexit. Si stima infatti che le aziende del settore agroalimentare, che attualmente esportano nel regno unito 484 milioni di euro di cibo e bevande ogni anno, potrebbero subire ripercussioni pesanti.

 

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