Egm non risente della cessione del ramo laminati: balzo del fatturato
Eredi Gnutti Metalli - impresa metallurgica nata nel 1860 - chiude l’esercizio al 31 luglio migliorando fatturato e redditività. È il primo esercizio completo che segue l’operazione straordinaria di natura strategica che ha condotto Egm a finalizzare impegno industriale ed obiettivi commerciali sulla barra di ottone.
Sfruttando la ripresa avviata ad agosto dello scorso Eredi Gnutti Metalli ha così colto le opportunità del favorevole momento innescatosi dopo i picchi della pandemia ottenendo una crescita del 64% del fatturato della linea di prodotto.
Un risultato che Nicola Cantele, ceo di Eredi Gnutti Metalli, ha commentato dicendo «A seguito dell’operazione di cessione del ramo d’azienda dei Laminati, Egm ha potuto concentrare i propri sforzi, sia in termini di investimenti che di risorse umane, per crescere in maniera sostenibile nel settore delle barre di ottone dove Egm è sempre più tra i primi produttori in Europa».
L’investimento in Kme Italy (progetto che, facendo leva sugli asset specifici dei due gruppi, ha posto al centro il rilancio del business dei laminati in rame e sue leghe co un’intesa finalizzata ad accelerare un percorso di avvicinamento alle filiere industriali interessate dai processi di sviluppo tecnologico) coinciso con la cessione del ramo d’azienda dei laminati, ha consentito di presidiare un mercato strategico, considerata l’importanza di questi prodotti nel processo di transizione ecologica che sta caratterizzando anche le politiche europee.
Egm - in forza della rinnovata solidità finanziaria e patrimoniale - ha investito nel miglioramento dei processi aziendali, sia in termini produttivi sia ambientali annunciando l’intenzione di investire ulteriormente nelle energie rinnovabili, con la realizzazione di un secondo impianto fotovoltaico da 4 MWp di potenza che si affiancherà a quello da circa 5 MWp che rimane uno dei più grandi impianti fotovoltaici su tetto attivi in Italia.
I numeri di bilancio
Il 28 novembre, l’assemblea dei soci ha approvato il bilancio di esercizio chiuso al 31 luglio 2022. I ricavi segnano un aumento pari a circa 38 milioni di euro ( a 277 milioni), nonostante il venir meno di un’intera linea di business (quella appunto dei laminati), un risultato ai massimi da 10 anni. La marginalità operativa aumenta con un Ebitda pari a 12,7 milioni contro i 7,5 milioni dell’anno precedente (+69%). La posizione finanziaria netta, nonostante il fatturato in forte aumento, grazie a una prudente gestione del circolante, rimane in linea con il valore dello scorso esercizio.
La società bresciana ha registrato un risultato ante imposte di circa 5,0 milioni di euro. Nel corso dell’esercizio gli investimenti pari a circa 4,0 milioni di euro, concentrati principalmente nell’efficientamento del processo produttivo, nel trattamento delle materie prime, nell’ampliamento della gamma di prodotto, oltre che nell’innovazione tecnologica, nello sviluppo del processo di fonderia e, non da ultimo, nel miglioramento della sicurezza sul lavoro.
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