Edilizia in ripresa, ma «chi ha resistito ha le ossa rotte»
“Il mercato si muove, ma restano molti problemi. Il 2016 sarà l’anno dell’inversione di tendenza, ma chi ha resistito alla crisi ne esce comunque con le ossa rotte”.
Così il presidente del Collegio Costruttori Edili di Brescia descrive il quadro in cui si svolgerà la prossima assemblea dell’ANCE, in programma sabato mattina nella sede di via Foscolo, e che vedrà anche il rinnovo degli organi direttivi per i prossimi 3 anni. 2.715 le imprese iscritte alla CAPE nel 2015, ma erano quasi 5.000 nel 2008, dimezzati anche gli operai attivi, passati da 29mila a poco più di 14 mila.
Negli ultimi mesi si è registrata un’inversione di tendenza, con un incremento del 10% del numero di imprese e di dipendenti, ma si tratta di segnali che hanno bisogno di conferme. Tra i temi che il collegio sta affrontando nel suo ruolo di interlocutore autorevole con le istituzioni quelli dell’urbanistica, dei lavori pubblici, ma anche dell’innovazione, della sicurezza e della burocrazia.
Buoni i risultati ottenuti finora, soprattutto in tema di fiscalità. “Finalmente - afferma Pavoni - dopo 7 anni la gente non ha paura ad acquistare per timore di essere tartassata dal fisco”. Diversi gli accordi stipulati anche con gli istituti di credito, che consentono agli acquirenti di ottenere tassi ai minimi storici, anche se resta difficile per le imprese edili accedere al credito a causa del pessimo rating del comparto. Indispensabile, chiede l’ANCE, che si intervenga anche sulla legge regionale che tutela il consumo del suolo. Un provvedimento che condividiamo, spiegano i costruttori, ma che rischia di frenare la ripresa del comparto.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato