Dopo l'albero della vita Chicago chiama «Orgoglio Brescia»
Un albero della vita a Chicago? Forse non proprio con quella forma, ma un centro turistico costruito con la stessa tecnologia targata «Orgoglio Brescia» pensata per Expo 2015 potrebbe presto sorgere al di là dell'Atlantico. È quello per cui il comune di Chicago ha chiesto l'intervento delle 18 aziende bresciane che fanno parte del consorzio.
Mentre prende corpo il progetto statunitense, sfuma quello cinese: si era in fase avanzata con la trattativa per costruire un albero della vita a Ningbo, città sul mar cinese orientale, ma nel frattempo è cambiato il sindaco e si deve ricominciare daccapo.
Ma non ci si ferma qui, anzi: la trattativa è aperta per un altro progetto ancora top secret in Svizzera.
Intanto, i diritti di immagine dell'albero della vita - che riprenderà con gli spettacoli di luci e musica dal primo luglio - restano per altri dieci anni a «Orgoglio Brescia», che ha chiuso il primo bilancio con 3 milioni e 300 mila euro di fatturato e un utile di 16mila euro. Il dividendo totale, per i 18 soci, si aggira attorno ai 240mila euro.
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