Dodici vini bresciani nell'eccellenze dell'Espresso
Sono 12 le etichette bresciane premiate nell’edizione 2017 della Guida dell’Espresso; vini da Oscar prodotti da 10 sole cantine perché, con un vero exploit Ca’ del Bosco ha conquistato i giudici con ben 3 diversi prodotti.
Tre classifiche per un totale di 300 vini, assai diversi tra loro, che l’Espresso considera però al top nelle rispettive graduatorie. Ed i bresciani hanno saputo conquistare posizioni di rilievo in tutte e tre le classifiche di valore.
In particolare tra i «100 da bere subito», il Franciacorta Extra Brut Vittorio Moretti Riserva Meraviglioso di Bellavista coglie un sensazionale terzo posto (vino storico, inno alla longevità, cuvée di 6 annate degli ultimi 30 anni), mentre al quarto si piazza il Franciacorta Brut Satèn Vintage Collection 2011 di Ca’ del Bosco (azienda che in questa stessa classifica guadagna anche il 61° posto con il Merlot Sebino Igt 2009).
Posizione di assoluta eccellenza pure per il Franciacorta Brut Blanc de blancs di Cavalleri che, grazie al 50° gradino conquistato, sarà tra i pochi festeggiati giovedì 20 nella degustazione di Firenze che lancerà la Guida, mentre completano la performance bresciana il Riviera del Garda Gropèl 2011 di Comincioli (68°) e il Franciacorta Brut di Ferghettina (73°).
Nella classifica delle 100 chicche da mettersi in cantina 3 sono invece i vini bresciani, 3 Franciacorta: l’Extra Brut Quinque di Uberti (37°), il Brut Vintage Collection Dosage Zéro 2011 di Ca’ del Bosco (55°) e il Brut Cabochon 2011 di Monterossa (84°).
Per il rapporto qualità-prezzo il riconoscimento è andato infine altri 3 vini bresciani: il Franciacorta Riserva Non Dosato Bagnadore 2009 di Barone Pizzini (8° posto), il Lugana Hamsa 2015 di Le Preseglie (65°) e il Lugana Catulliano 2015 del Pratello (93°).
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