Design, all’armadio dell’architetto bresciano Franco Scaglia il «Red Dot Award»
C’è la mano e la creatività di un bresciano dietro il progetto della linea di armadi «Futura Wood», che ha conquistato il Red Dot Award Product design 2024. È l’architetto Franco Scaglia, titolare dell’omonimo Studio di architettura in città, che, per Fit Interiors di Longiano (Forlì-Cesena), specializzata in arredamento per palestre e centri benessere, ha progettato uno speciale armadio-spogliatoio di lusso, col quale l’azienda romagnola si è aggiudicata il prestigioso premio.
A convincere la giuria è stato «il design unico, che combina il fascino naturale dei pannelli in legno a doghe con la resistenza e la durata dell’alluminio, raggiungendo un perfetto equilibrio tra estetica e funzionalità». Si tratta di una gamma di armadi dalle linee raffinate ed eleganti, che evidenzia un’elevata attenzione ai dettagli.
La storia
«L’idea - racconta Scaglia, laureatosi a Venezia nel 1980 - è nata da una richiesta di Fit Interiors che desiderava avere una serie di attrezzature per spogliatoi di alta gamma, soprattutto per il mercato extra europeo, sia nel settore wellness, sia per spa ed hotel. Nel 2022, abbiamo sviluppato le prime bozze puntando soprattutto sulla qualità dell’immagine, utilizzando per le ante legno cannettato, di varie essenze, e lamiera per la maniglia a tutta altezza. Dopo varie revisioni - prosegue il progettista -, l’armadietto è andato in produzione lo scorso anno e, visto il riscontro commerciale, l’azienda ha deciso di partecipare al concorso Red Dot Award».
La consegna ufficiale degli attestati alle aziende avverrà il 24 giugno, durante una serata di gala ad Essen in Germania. Franco Scaglia non è comunque nuovo a premi e riconoscimenti. A fine anni ’90, è scaturita l’intuizione di «provare a decontestualizzare un mondo», quello del wellness , che cominciava a crescere. Poi l’incontro con un imprenditore bresciano aperto alla sperimentazione ed è così è nato StudioS Body and Soul Factory (con annessa discoteca Dietro le Quinte, in via Stretta), che ha riscosso un ottimo successo e non solo in città. Anzi, tale realizzazione ha aperto le porte a collaborazioni con i più importanti operatori del settore, dalla catena milanese Get Fit a Virgin Active, multinazionale con sede in Uk.
«Abbiamo anche progettato - riferisce Scaglia - la palestra aziendale di Mediaset e, per conto di un contractor bresciano, la palestra del Ferrari Village a Maranello; a Mosca, due wellness club di alto livello. Il tutto con le mie due collaboratrici storiche, gli architetti Edda Giancola e Ezia Ventura, bravissime anche come interior desiners». Proprio nella capitale russa, lo studio di Scaglia è stato premiato al concorso internazionale Batimat per il progetto Virgin di Corso Como a Milano, mentre il progetto Torino Collection in via dell’Arsenale è stato riconosciuto come Project of the Year 2015 da Florim 4 Architects.
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