Economia

Dazi e paradossi: il caso della Wrangler

Il nuovo modello, con un motore fabbricato in Italia, presentato in Austria
Sahara. La nuova Wrangler-Jeep
Sahara. La nuova Wrangler-Jeep
AA

Le possibili ritorsioni ai dazi di Trump hanno subito fatto pensare a prodotti simbolo degli Usa, come le moto Harley Davidson. Ma c’è anche un'auto che da 70 anni è un’icona a stelle e strisce: la Jeep. Solo che il marchio, da alcuni anni, è entrato nell’orbita di Fca.

La presentazione della nuova Wrangler, «la Jeep» per eccellenza, ha così assunto un interesse in più: sì, perché Wrangler è fabbricata a Toledo (nell’Ohio) ed esportata in tutto il mondo. Ma uno dei motori che si annuncia tra i più venduti, specie in Europa, il 2.2 turbodiesel, è fabbricato in Italia, a Torino, e da qui spedito negli States. Situazione quasi da «veto incrociato» che, certo, non fa gli interessi dell’industria Usa. L’Ufficio pubbliche relazioni Fca è tranquillo, certo che «tutto andrà a posto».

Del resto lo stesso Marchionne non è stato troppo critico con The Donald. In ogni caso, a due mesi dal debutto in italiano (metà settembre) è noto solo il prezzo della versione d’ingresso, Wrangler Sport: 48mila euro. Per il listino dei più appetiti allestimenti Sahara e Rubicon, bisognerà aspettare (forse anche gli sviluppi della «guerra dei dazi»). In ogni caso, la nuova Wrangler, presentata tra i boschi a nord del circuito di Zeltweg (Austria), su percorsi al limite dell’impossibile, è un mezzo formidabile. Conserva intatte le superlative doti offroad, ma beneficia di notevoli miglioramenti di allestimenti, comfort, infotainment e dotazioni di sicurezza. L’abitacolo è elegante, ben rifinito, a centro plancia c’è un display di 8.4" per la navigazione; la strumentazione è digitale in un altro display di 7".

Molto belli il tetto in stoffa Sky One Touch che scopre l’abitacolo ed i fari a led della Magneti Marelli. Il design è da Jeep vera: verticali le fiancate ed il parabrezza (abbattibile), squadrati i parafanghi. Due i motori: un 2.2 turbodiesel da 200 Cv ed un 2.0 turbo benzina da 272 Cv. Entrambi col nuovo cambio automatico 8 marce e le leggendarie trazioni 4x4 Command-Trac con ridotte, su Sport e Sahara e 4x4 Rock-Trac con riduttore 4LO (rapporto finale 4:1 e bloccaggi elettrici dei differenziali) sulla Rubicon, che scala letteralmente muri coperti di fango.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato