Dalle miniere alla raffinazione: tre bandi aperti fino a febbraio
Il 14 e il 15 novembre, Ibs Consulting ha partecipato all’ottava edizione della settimana sulle materie prime critiche, organizzata dalla Commissione europea a Bruxelles in concomitanza con il raggiungimento dell’accordo politico tra Consiglio e Parlamento europeo circa la legge sulla medesima materia.
Attraverso tale atto l’Ue intende rafforzare la catena di approvvigionamento delle materie prime, fondamentali per la transizione climatica e digitale dell’economia europea, nonché ridurre la forte dipendenza dai mercati esteri per l’importazione.
Le novità principali dell’accordo riguardano: l’inclusione dell’alluminio e della grafite sintetica nella lista delle materie prime critiche e strategiche; il riciclo delle stesse, che essere pari almeno al 25% del consumo annuale europeo; l’armonizzazione dei tempi di autorizzazione per le attività di estrazione (non oltre 27 mesi) e di riciclo (non oltre 15 mesi). La legge sulle materie critiche incoraggia inoltre a investire in progetti strategici che contribuiscano alla sicurezza dei canali di approvvigionamento.
A tal riguardo il commissario per il mercato interno Thierry Breton, presente all’evento, ha sottolineato l’importanza dei progetti europei in tale settore. Da settembre sono aperti tre bandi comunitari incentrati sull’estrazione, lavorazione e raffinazione delle materie prime e sulla creazione di poli d’innovazione sulle terre rare e i magneti permanenti. La dotazione complessiva è di 69 milioni e finanziano progetti con valore compreso tra 7,3 e 16 milioni. È possibile presentare domanda fino al 7 febbraio 2024.
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