Dal Pnrr 1,5 miliardi per l’energia verde nelle imprese agricole
Ammonta a 1,5 miliardi il plafond stanziato dall'Unione Europea per le agevolazioni fiscali: disponibili nei prossimi mesi e riguarderanno anche le circa 10.0000 aziende agricole (con oltre 15.000 addetti) e una parte delle migliaia di imprese agroalimentari del Bresciano.
La misura
Il bando, relativo al decreto del Ministero delle Politiche agricole dello scorso 25 marzo, verrà emanato dopo l'approvazione da parte della Commissione Europea. Il sostegno è per gli investimenti nelle strutture produttive del settore agricolo, zootecnico e agroindustriale: installazione di pannelli solari e sistemi di gestione intelligente dei flussi e degli accumulatori; rimozione/smaltimento dei tetti esistenti; costruzione di nuovi tetti isolati; creazione di sistemi automatizzati di ventilazione e/o di raffreddamento.
I destinatari
Ammessi alle agevolazioni gli imprenditori agricoli - in forma individuale o societaria - e le imprese agroindustriali; inoltre le cooperative agricole che svolgono attività di cui all'articolo 2135 del Codice Civile e le cooperative o loro consorzi di cui all'art. 1, comma 2 del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228. Esclusi i soggetti esonerati dalla tenuta della contabilità Iva, con volume affari annuo inferiore 7.000 euro. Gli interventi ammissibili all'agevolazione da realizzare sui tetti di fabbricati strumentali all'attività agricola, zootecnica e agroindustriale devono prevedere l'installazione di impianti fotovoltaici (con potenza di picco non inferiore a 6 kWp e non superiore a 500 kWp). Inclusi anche gli interventi per la rimozione e lo smaltimento dell'amianto (e dell'eternit) dai tetti e per l'isolamento termico, con la realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto, noto come intercapedine d'aria.
Il contributo
Le agevolazioni prevedono che 300 milioni siano destinati alle imprese agroindustriali e 1.200 milioni alle imprese agricole: il 40% delle risorse è destinato alle imprese del Sud Italia. Contributo massimo è al 40% delle spese ammissibili per le regioni del Nord Italia, mentre sale al 50% per le regioni del Sud; è prevista una maggiorazione del 20% in caso di imprenditoria giovanile. Spesa massima ammissibile è di 750.000 euro per progetto e un massimo di 1.000.000 di euro complessivi per ciascuna azienda. «Le risorse messe in campo per questi settori saranno fondamentali per la ripresa e lo sviluppo delle aziende italiane -, conferma Giovanni Salemi, ad di Ala, società specializzata in finanza agevolata -. Per questo insieme a Banca Valsabbina, saremo in prima linea per facilitare l'accesso a questa agevolazione».
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I costi ammissibili saranno quelli degli investimenti supplementari necessari a promuovere la produzione di energia da fonti rinnovabili. In certi casi, dove l'azienda lo richieda in relazione alla specifica situazione dell'edificio su cui pone i pannelli solari, vengono ammessi anche i costi degli investimenti supplementari necessari a conseguire un livello più elevato di efficienza energetica. «Il contributo massimo per l'agroindustria raggiungerà il 30% dei costi ammissibili. Non saranno invece ammissibili i costi non direttamente connessi al conseguimento di un livello più elevato di tutela dell'ambiente», aggiunge Salemi.
Dello stesso avviso Hermes Bianchetti, responsabile Divisione Business di Banca Valsabbina: «Occorre coinvolgere vieppiù il comparto primario nel processo di modernizzazione delle imprese, e contribuire così ad aumentare sostenibilità, resilienza, transizione verde ed efficienza energetica del settore. Per questo non limito la nostra visione all'ambito finanziario, che pure rappresenta l'attività ordinaria e costante che un istituto bancario territoriale offre alla propria clientela, ma faccio riferimento a servizi di consulenza specifici che mettiamo a disposizione grazie ai nostri partner di Ala specializzati in finanza agevolata».
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