Dai professionisti la spinta per dare impulso al bonus 110%
Per sfruttare i vantaggi del Superbonus 110% il sistema Brescia deve poter contare su professionisti preparati, non solo progettisti e impresari edili, ma anche avvocati, commercialisti, consulenti del lavoro e notai. Un professionista incaricato da un committente di seguire la sua pratica, qualunque ruolo abbia, si trova infatti di fronte a una norma vasta e complessa, non facile da apprendere.
Uno dei momenti di formazione per professionisti si è svolto qualche giorno fa a cura della Fondazione bresciana per gli studi economico-giuridici, con il patrocinio dell’Ordine dei dottori commercialisti, intitolato «Problematiche operative, tributarie, civilistiche e notarili 2021». Dopo i saluti del presidente della Fondazione Alberto Perani, di quello dei commercialisti Michele De Tavonatti, di quello dell’Ordine notarile Claudio Mor, del consigliere dell’Ordine degli avvocati Claudio Ferrari e del vicepresidente di Ance Brescia Fabio Rizzinelli, il convegno online è entrato nel vivo con l’intervento del commercialista e pubblicista Marco Valenti. Il professionista ha fornito ai partecipanti le preziose coordinate di riferimento normativo, facendo un riepilogo con numeri e date delle regole di approvazione di norme di legge, circolari e decreti ministeriali».
La fonte primaria è il Decreto rilancio numero 34/2020 - ha detto Valenti -. Gli articoli fondamentali sono il 119 e il 121. Il primo entra nei dettagli degli incentivi per i lavori di efficienza energetica e del sisma bonus, il secondo approfondisce i modi attraverso cui accedere alla cessione del credito o allo sconto in fattura, le due modalità di sgravio aggiunte alle tradizionali detrazioni fiscali. Altro suggerimento strategico per le coordinate «Guida al superbonus 110%», aggiornata a marzo 2021 e pubblicata dall’Agenzia delle entrate alla pagina dedicata sul sito www.agenziaentrate.gov.it, ma anche per la pagina particolare dell’Enea dove chiedere consulenza per problemi specifici, attiva il lunedì e il mercoledì dalle 12 alle 15 sul sito web di efficienzaenergetica.it.
La lezione dell’ingegnere e architetto Fabrizio Viola invece è stata di natura tecnica. Il tecnico palazzolese ha ricordato come «nel gruppo degli edifici su cui si possono svolgere i lavori rientrano anche quelli demoliti e ricostruiti o da ricostruire, e non più solo quelli già esistenti. In tema di antisismica la possibilità di goderne in un piano di recupero era già prevista». Sempre per il sisma bonus, Viola ha osservato che «a differenza di quanto richiesto dal bonus per l’efficienza energetica, l’accesso agli sgravi dopo aver eseguito i lavori è possibile anche senza dimostrare il miglioramento di due classi».
In tema di abusi edilizi negli appartamenti, «non precludono l’accesso al 110% a patto che siano prima sanati», mentre intervenire con provvedimenti statici su una sola parte di un condominio è stato considerato «inutile», visto che l’antisismica ha valore solo se si può metter mano all’intero edificio. Contrariamente a quanto il legislatore aveva pensato all’inizio, oggi un unico proprietario può fruire dei vantaggi fiscali del superbonus fino a quattro unità immobiliari. «Serve tener presente che nel conteggio non rientrano le pertinenze - ha spiegato il commercialista Giovanni Valcarenghi - anche se accatastate distintamente. Significa che nel caso in cui possediamo tre appartamenti, tre cantine e tre garage, l’accesso al bonus sarà comunque garantito».
Al capitolo «cessione del credito», maturato per le detrazioni previste in seguito ai lavori, il notaio Jessica Bonomelli ha fatto osservare «che si tratta di un contratto bilaterale tra privato e istituto di credito o anche tra privato e privato, in cui i possibili vantaggi vanno pattuiti e non ci si può realisticamente attendere di avere garantito l’intero 110%».
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