Economia

Da Orzinuovi a tutta Italia, il volo della birra La fenice

Ruben Gallia, Gilberto Azzini ed Emanuele Aimi hanno scommesso il loro futuro su un innovativo progetto imprenditoriale
Birra La fenice
Birra La fenice
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In tempi di crisi avviare un’attività imprenditoriale richiede coraggio, intraprendenza e anche una buona dose d’incoscienza. Caratteristiche che certo non mancano al trio composto da Ruben Gallia, Gilberto Azzini e Emanuele Aimi.

Così, sul finire dell’estate 2012 prende corpo l’ambizioso progetto del Birrificio artigianale La fenice di Orzinuovi, un bell’esempio di imprenditorialità tutta bresciana che, non senza difficoltà, ha trovato la propria fetta di mercato. «L’input per intraprendere questa nuova avventura - spiega Ruben Gallia - è arrivato dal desiderio, mio e di Gilberto, di conoscere questo mondo, di cui fino a quel momento conoscevamo poco, ma tuttavia a noi vicino, in quanto fondatori della catena di ristoranti Tramvai, locali in cui la birra è tra i prodotti di maggior consumo, in quanto si sposa benissimo con le pietanze che proponiamo».

Così, nel 2011, Ruben Gallia e Gilberto Azzini iniziano a porre le basi del futuro progetto. Di lì a poco conoscono Emanuele Aimi, mastro birraio e socio fondatore del Birrificio del Ducato di Parma.

Nel frattempo la catena dei Tramvai si arricchisce di due nuovi locali e la possibilità di auto produrre la birra da servire ai clienti diventa strategica dal punto di vista economico.

«Siamo partiti acquistando un impianto di seconda mano dal Birrificio Rurale di Pavia e affittando i locali di un vecchio calzificio di Orzinuovi - racconta Ruben-. Nel marzo del 2013, abbiamo fatto la nostra prima Cotta, da allora non ci siamo più fermati e la crescita è stata costante e continua». La vera sfida è stata conquistare nuovi mercati e distribuire la birra su tutto il territorio nazionale.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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