Da Auchan a Conad: «In 18mila a rischio (indotto compreso)»
Campanello d’allarme dei sindacati per l’acquisizione dei negozi Auchan da parte di Conad, che metterebbe a rischio 18.000 persone tra dipendenti e indotto nella cornice di una crisi della grande distribuzione che non risparmia Carrefour Italia e in Francia la stessa Auchan, Casino e Castorama, controllata della britannica Kingfischer. Una buona notizia invece arriva dalla Lombardia dove, senza esuberi, il gruppo Gigante ha rilevato 6 punti vendita «Superdì», chiusi da settembre 2018, garantendo le stesse condizioni del passato ai 178 lavoratori.
A spiegare i rischi per i lavoratori Auchan è Elvira Mirlo, della Filcams Lombardia, che partecipa alla trattativa nazionale. Il passaggio dei punti vendita Auchan in Italia a Conad «ad oggi dà garanzie su un terzo dei negozi - dice - cioè 5.700 dei circa 18.000 dipendenti. Mette inoltre a rischio l’indotto, calcolabile in un terzo dei 18.000 dipendenti diretti» aggiunge, parlando di «trattativa bloccata dopo che Fisascat-Cisl, Filcams-Cgil e Uiltucs non hanno firmato le proposte di Conad e hanno chiesto un intervento del Mise».
Insomma a conti fatti tra lavoratori dipendenti e non a rischio sarebbero i posti di ben 18mila persone. Un parere diverso quello di Conad, che con Ancd (Associazione nazionale cooperative dettaglianti) Conad, aveva ribadito «la volontà di andare avanti». Ancd Conad parla di «trattativa in corso» e di uno stallo dovuto «all’attesa del parere dell’Antitrust sul numero di dipendenti e di punti vendita che è possibile acquisire, anche perché una serie risultano diretti e altri in franchising».
I conti di mercato intanto sono stati fatti. L’acquisizione dovrebbe portare Conad, che da sola conta 54.000 dipendenti, «dall’attuale quota di mercato del 13,3% al 17,5%, passando da circa 13,5 miliardi di euro l’anno a 17 o 18 miliardi» spiega l’Ancd Conad. Nella trattativa Auchan «tra le nostre richieste - afferma Miriello - c’è stata la garanzia di mantenere le condizioni di lavoro precedenti, quindi di evitare contratti a tutele crescenti, e non è stato concesso. Ci sono stati inoltre comunicati esuberi, non quantificati, e abbiamo domandato di valutarli sulla totalità dei dipendenti Conad, ma non abbiamo avuto risposta». Per l'indotto sembra peggio. «Ci è arrivata solo per copia conoscenza - riferisce come esempio - la comunicazione della disdetta da Auchan e Sma a una ditta esterna di guardiania, la Mercury, che opera in Lombardia e in parte in Piemonte. Sono invisibili, ma numerose le persone esterne da contare negli Auchan tra guardiania, pulizie e mense».
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