Da A2A a Intred: 8 mesi neri per le società bresciane quotate in Borsa
In Borsa, l’Orso ha azzannato anche la Leonessa. La maggior parte delle società bresciane quotate a Piazza Affari chiudono i primi otto mesi dell’anno con un bilancio negativo, in più di un caso la perdita è più ampia di quella dell’indice di riferimento Ftse Mib (-21% ). Si salvano in poche. La miglior performance da inizio anno è quella di ABP Nocivelli, energy service company di Castegnato attiva nella progettazione e nella gestione di infrastrutture per la sanità. Il 2022 è stato un anno positivo per l’andamento del portafoglio ordini, trend che ha avuto ricadute positive per il titolo (fa +8,3% da inizio anno).
Miglior performance in assoluto, prendendo come riferimento lo sbarco sul listino di Milano avvenuto il 19 luglio di quest’anno sull’Euronext Growth, è quella di Pozzi Milano (+88% dalla quotazione), azienda di accessori per la tavola e la casa con sede a Monticelli Brusati portata in Borsa da Diego Toscani. Tiene le posizioni di partenza l’altra neo quotata con sede sulle rive lago d’Iseo, Bellini Nautica (+ 17,1% dalla quotazione), società di vendita e noleggio di yacht di lusso arrivata in Borsa a metà giugno.
È di poco negativo nei primi otto mesi il risultato di Promotica (-3%), azienda di Desenzano che gestisce campagne promozionali per conto dei clienti. Non tanto diverso il bilancio della camuna Iniziative Bresciane, azienda con sede a Breno che gestisce tre impianti idroelettrici a Monno, Ponte di Legno e Casnigo (Bergamo). Alla performance di borsa (-6%) va aggiunto il dividendo di 0,80 euro (4,4% rendimento).Bialetti perde pochi punti percentuali rispetto a inizio anno (-1,5%): il titolo si è quasi raddoppiato rispetto ai minimi di febbraio, dopo che la società di Coccaglio attiva nel segmento delle caffettiere dei piccoli elettrodomestici è tornata all’utile di bilancio. Gli amministratori avevano anche rassicurato in marzo di avere, «la ragionevole aspettativa che le società ed il Gruppo potranno continuare la loro operatività in un futuro prevedibile».
Le altre quotate
Perdita meno pesante dell’indice benchmark di Milano, per Sabaf (-17,5%). La società dei componenti per gli apparecchi domestici ha girato ai soci, un dividendo di 0,60 euro (3% di rendimento). Variazione negativa non tanto diversa dall’indice per Antares Vision (-21,7%), società con sede a Travagliato attiva nei sistemi per l’ispezione ed il controllo dei processi industriali. Anche Cembre (leader italiano dei connettori elettrici a compressione), segna un calo in linea con il Ftse Mib (-22%).
La società ha remunerato i soci con un dividendo di 1,2 euro (4,51% rendimenti), dai novanta centesimi del 2021. Bilancio da inizio anno negativo per Intred (-23,3%) operatore regionale della telefonia che nel 2021 si era quasi raddoppiato e vale oggi, quasi sei volte il prezzo dell’Ipo. Variazione negativa superiore ad un terzo del valore di inizio anno, per il colosso A2A (-34,4%) , che come altre società di pubblica utilità italiane, ha toccato questa settimana i minimi di periodo: si sentono gli effetti combinati del rialzo dei tassi e della crisi del gas che sta spingendo i governi in tutta Europa a chiedere sacrifici ai produttori di energia elettrica. A maggio la società controllata dai comuni di Milano e Brescia ha pagato dividendi per 0,0904 euro (7,2% di rendimento).
Ai soci, l’anno prossimo dovrebbero andare «almeno 8,5 centesimi di euro per azione sull’utile del 2022» e «almeno 8,7 centesimi di euro per azione sull’utile del 2023». Mentre, «per gli anni successivi, si conferma una crescita minima pari al 3% all’anno». In fondo alla classifica c’è Neosperience (-43%), società attiva negli ambiti più avanzati dell’innovazione tecnologica (digital marketing su cloud ed intelligenza), come tale, influenzata anche da quel che succede al settore al Nasdaq. L’Etf First Trust Artificial Intelligence perde circa il 30%. L’Etf Fidelity Cloud Computing circa il 35%.
Le previsioni
La Borsa non è più il giardino delle meraviglie che negli ultimi tre anni ha premiato chi ha puntato sulle azioni: il super indice delle borse mondiali Msci World perde da inizio anno oltre il 18%, un risultato negativo dopo il +16% del 2021, +14% del 2020 ed il +24% del 2019.
Dietro al cambio di rotta c'è il ritorno dell'inflazione: «L'aumento di prezzi al consumo ha costretto le banche centrali a cambiare la politica monetaria: la Bce si è mossa dopo, ma sarà costretta a seguire la stessa via della Fed», dice Filippo Diodovich, senior strategist di IG. La scorsa settimana Jerome Powell ha chiarito che il rialzo tassi non baderà troppo agli eventuali danni collaterali, un'indicazione che contribuisce a rendere Diodovich non molto ottimista su quel che resta del 2022.
«La pillola è amara, ma in questo momento è l'unica che c'è», aggiunge Gabriele Debach, market analyst di eToro. L'inflazione, emersa a fine 2021, con lo scoppio della guerra in Ucraina è esplosa. E non si vedono segnali di moderazione sui prezzi al consumo, anche in Italia dove ad agosto l'incremento è dello 0,8%, contro il +0,5% della media euro ed il +0,4% della Francia: solo il Belgio è messo peggio (+0,81%).
Per l'autunno Debach mette in conto più preoccupazioni sul lato della crescita economica, con un paradossale effetto positivo sulle borse: «La recessione fa meno paura dell'inflazione». La frenata dovrebbe essere accompagnata da una discesa dei rendimenti delle obbligazioni, quel che ci vuole per ridare vigore soprattutto all'High Tech, di gran lunga il settore che guida la Borsa degli Usa: se andrà così, l'azionario Europa sarà trainato da Wall Street.
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