Crisi Stanadyne, ora il confronto arriva in Municipio

Elisa Cavagnini
In Consiglio comunale la vicinanza del sindaco e l’intervento di una sindacalista
Il caso dei lavoratori Stanadyne approda in Consiglio comunale -  © www.giornaledibrescia.it
Il caso dei lavoratori Stanadyne approda in Consiglio comunale - © www.giornaledibrescia.it
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Cento lavoratori che rischiano il posto di lavoro, la difficile crisi dell’azienda Stanadyne di Castenedolo è ormai al centro dell’attenzione nazionale. La situazione della storica azienda del paese è stata affrontata in apertura di Consiglio comunale attraverso una lettera scritta dal sindaco Pierluigi Bianchini, alla quale ha fatto seguito la testimonianza della sindacalista Barbara Basile, della Fiom Brescia.

Il primo cittadino, a nome dell’Amministrazione e di tutta la comunità, ha espresso «profonda preoccupazione per i lavoratori che sono coinvolti nella crisi della Stanadyne, la cui messa in liquidazione si traduce con una perdita del lavoro. L’azienda, come hanno sottolineato i rappresentanti dei lavoratori, è sana e avrebbe le capacità di affrontare le sfide produttive con gli strumenti adeguati. Tuttavia, il fondo americano che gestisce questa realtà, ha stabilito la cessazione delle attività, procurando un senso di ingiustizia e di smarrimento».

Ha fatto seguito il ricordo di un’epoca passata, quella che vedeva gli albori della ditta. Erano gli anni Settanta, con l’allora Ambac nasceva un pezzo importante nel tessuto del paese, che si stava gradualmente trasformando da agricolo a industriale.

«Tantissime famiglie annoverano amici o parenti che furono dipendenti di Ambac o che oggi sono parte di Stanadyne. La chiusura dell’azienda - ha proseguito Bianchini - significherebbe anche perdere parte della memoria collettiva. I lavoratori non sono numeri, ma uomini, donne e famiglie. La ferita poi è ancor più aperta considerando il modo in cui è stata annunciata la risoluzione. L’appello è che ciascuno, secondo le proprie competenze, metta al centro il lavoro, i diritti e la loro salvaguardia. Il riferimento va, in particolare, ai tavoli di confronto attivati. Ringrazio in particolare il prefetto di Brescia e Confindustria, che si sono spesi fin da subito. Come amministrazione, ribadiamo la massima disponibilità a sostenere qualsiasi necessità che possa emergere dall’evolversi della situazione».

Hanno fatto seguito le parole della sindacalista Basile. «Comunità, vicinanza e speranza rappresentano tre colonne portanti che non possono venire meno. Lo stare insieme crea comunità. Sindaco e amministratori si sono infatti dimostrati vicini ai lavoratori, non solo castenedolesi, che sono impiegati alla Stanadyne. Chiedere di cosa avete bisogno è stato ciò di cui il sindaco, sin da subito, si è preoccupato di fare. E poi ha cominciato a fare. Standoci vicino e aprendo porte di speranza. Tutto questo non è scontato. Resisteremo un minuto in più di chi ci ha messo in questa situazione e lo faremo per la dignità». 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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