Crisi edilizia: vogliamo le vostre idee
L'Ovest bresciano vive un periodo di crisi preoccupante. Cerchiamo i vostri commenti, ma soprattutto le vostre proposte
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L’edilizia sta attraversando il peggior periodo dal Dopoguerra. Sono più di sessant’anni che muratori, carpentieri e imprese non si trovavano a misurarsi con un quadro così difficile.
È una crisi irreversibile oppure qualcosa si può salvare? A pagare di più l’attuale difficilissimo momento sono i paesi dell’Ovest bresciano (Chiari, Castrezzato, Castelcovati, Urago, Rudiano, Trenzano) e parte della Franciacorta. In quest’area si concentrava la gran parte delle imprese che gravitavano essenzialmente su Milano. Oggi, sono paesi che registrano tassi di disoccupazione altissimi. Sono almeno 6-7 mila i senza lavoro in quest’area. È un numero pari a due volte abbondante l’occupazione che dà la maggior fabbrica del Bresciano: la Iveco.
Su questo mondo, sulle difficoltà che si registrano ma soprattutto sulle prospettive che si potrebbero (?) aprire, il Giornale di Brescia ha avviato una serie di servizi che cominciano a delineare e far emergere alcune situazioni di criticità, come, ad esempio, il fatto che imprese straniere (rumene in primis) pare utilizzino manodopera pagandola con i contratti in vigore in Romania. E la cosa è (sarebbe) perfettamente legale. Altro problema che sta emergendo: nel cantiere di Expo (attualmente il più grande cantiere d’Europa) sono pochi, pochissimi, troppo pochi i muratori bresciani che ci lavorano. Perché? Che difficoltà trovano le imprese ad entrare all’Expo?
Vi chiediamo di mandarci segnalazioni, storie, considerazioni, riflessioni ma - ripetiamo - soprattutto proposte. Lo sappiamo: la crisi dell’edilizia nasce certamente dalla più generale situazione economica complessiva, ma certamente anche da una insensata - in molti casi - politica costruttiva per cui, come molti già osservano, si è costruito troppo e male. Detto questo, riconosciute e valutate eventuali colpe e responsabilità, resta intatta la domanda: che fare, adesso? Riavviare il circolo virtuoso non è certo facile. Ma non può essere che sempre e tutto tocchi alla politica romana. Per davvero qui non possiamo fare niente? Scriveteci.
Attendiamo commenti sulla nostra pagina Facebook (sotto il link a questo articolo). Via e-mail all’indirizzo g.bonfadini@giornaledibrescia.it.
Alleghiamo le due pagine fin qui pubblicate sul Giornale di Brescia riguardo a questo tema.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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