Crediti, il Governo apre a tre cessioni con «bollino»
Da una parte le norme anti truffe, dall’altro misure anti-speculazione. Saranno operative già dalla prossima settimana le novità che il Governo conta di introdurre per consentire, da una parte il pieno riavvio dell’operazione Superbonus, dall’altro una limitazione alla possibilità di frodi. Arrivano invece da subito, con la firma del ministro, Roberto Cingolani, i nuovi tetti per i prezzi degli interventi del Superbonus che potranno essere al massimo il 20% più alti di quelli precedenti dell’Ecobonus in considerazione dell’aumento delle materie prime.
Il Governo ha deciso di introdurre le modifiche all’attuale normativa con il prossimo decreto, in arrivo prima della fine settimana. Giovedì o al massimo Venerdì. Ogni operazione sarà tracciata dall’inizio alla fine. Per questo è in arrivo un codice identificativo, di fatto una sorta di bollino che accompagnerà le diverse cessioni, che consentirà di risalire a tutta la filiera. Stratagemma che, insieme all’asseverazione, al visto di conformità sull’adeguatezza dei prezzi e al controllo preventivo dell’Agenzia Entrate (ha 5 giorni per rispondere), consentirà di evitare il meccanismo di truffe miliardarie.
La nuova cessione del credito prevede la possibilità di tre passaggi di mano, ma solo se questi avvengono attraverso canali certificati, sicuri. Anche i nuovi paletti fissati per i prezzi, pur prevedendo un aumento del 20% fissano una soglia che limita le speculazioni.
Il ministro ha accolto le richieste che arrivavano dalle imprese di non considerare le nuove soglie omnicomprensive per tener conto dell’eterogeneità dei possibili interventi: sono così esclusi l’Iva, gli oneri professionali e i costi di posa in opera. L’imminente arrivo delle novità sembra aver fatto calare la fibrillazione politica. Il leader della Lega Matteo Salvini stempera i toni usati dal ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti che invitava a spendere meno per i superbonus e più per le filiere industriali. «Il superbonus è uno strumento efficace, stiamo lavorando per rinnovarlo» dice. «Giorgetti dice che non basta il superbonus - aggiunge - Ovvio che non basta, però è fondamentalr per aiutare gli italiani».
A parlare della necessità di non frenare un settore importante per l’economia sono il segretario del Pd, Enrico Letta e rappresentanti di M5s e Forza Italia. Qualche nodo rimane aperto. «In caso di frodi - afferma il direttore dell’Abi, Giovanni Sabatini - dovrà rispondere il cedente originario, beneficiario della detrazione o impresa che ha operato lo sconto in fattura, con chi ha concorso alla frode. Nessuna conseguenza sull’acquirente in buona fede».
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