Economia

Coronavirus, 5 consigli per chi debutta con lo smartworking

Le aziende ferme a causa delle misure restrittive stanno sperimentando, laddove possibile, il lavoro da casa dei dipendenti
L'home working è un vero e proprio cambiamento culturale
L'home working è un vero e proprio cambiamento culturale
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È smartworking la parola d'ordine di queste ore per le imprese che rischiano di rimanere ferme a causa dell'emergenza coronavirus. Nelle regioni più colpite dal contagio, in primis la Lombardia, si cerca di limitare al massimo gli spostamenti e, mentre uno dei decreti attuativi del DL 23 febbraio 2020 n.6 facilita l'adozione del telelavoro (come sperimentato su scala più piccola per il crollo del ponte Morandi), è già massiccio in moltissime aziende il ricorso al lavoro agile.

«Questi giorni di blocco forzato potrebbero addirittura essere un acceleratore del cambiamento»: ne è convinto Alessio Vaccarezza, ceo di Methodos Italia, società di consulenza specializzata nell'accompagnare le imprese nei processi di change management assieme a Digital Attitude e Accompany, due startup focalizzate sulla digital transformation. «Da tempo è in atto una trasformazione culturale per quanto riguarda i modelli organizzativi sul lavoro e molte realtà, soprattutto le più grandi e internazionali, sono preparate ad affrontare la situazione che stiamo vivendo - prosegue Vaccarezza -. Chi è in ritardo nell'attuare piani strutturati di smartworking dovrà mettere in campo qualche sforzo in più, ma attrezzarsi in tempi brevi è possibile e, con alcuni accorgimenti, si può evitare di perdere produttività».

Per attuare forme di lavoro agile in modo efficace, prevedendo i possibili intoppi e preparando dipendenti e management a lavorare in modo nuovo, Methodos ha stilato una serie di consigli rivolti ai lavoratori, che magari si trovano a fare smartworking per la prima volta nella vita.

  1. Stabilire chiaramente gli orari. «È importante indicare i momenti di inizio e fine del lavoro - spiega Giuseppe Geneletti -. Dedicare delle ore specifiche al lavoro facilita non solo la concentrazione, ma anche l'allineamento con gli altri interlocutori, che sanno in quali momenti siamo disponibili e pronti a rispondere».
     
  2. Vestirsi come se si andasse in ufficio (o quasi). «Non è necessario essere formali o in giacca e cravatta, ma passare dalla modalità "da casa" a quella "da lavoro" è molto importante per concentrarsi, e l'abbigliamento gioca la sua parte».
     
  3. Fare delle pause e spostarsi. Se è fondamentale, anche a casa, avere la sensazione di iniziare la propria giornata, allo stesso modo, quando si prende una pausa, bisogna davvero staccare. «Per questo il consiglio è di allontanarsi fisicamente dallo spazio di lavoro. Fare un passo lontano dalla scrivania può aiutare a liberare la mente e ad avere maggiore attenzione al ritorno».
     
  4. Organizzare gli spazi. Cioè avere una scrivania libera dal disordine, con file digitali e/o archivi cartacei facilmente individuabili e uno spazio adatto all'attività.
     
  5. Staccare la spina dalla vita digitale. A casa, ancor più che in ufficio, le distrazioni di web e social sono in agguato. «Per sfruttare al meglio il tempo è bene silenziare o bloccare alcune app, anche attraverso alcuni tool che ne limitano l'utilizzo».
     

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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