Economia

Coronavirus, 4 italiani su 10 hanno riempito le dispense

È quanto emerge dalla prima indagine Coldiretti/Ixè su «La spesa degli italiani al tempo del coronavirus»
Dispensa (simbolica) - © www.giornaledibrescia.it
Dispensa (simbolica) - © www.giornaledibrescia.it
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Con l'emergenza coronavirus quasi 4 italiani su 10 (38%) hanno fatto scorte di prodotti alimentari e bevande per il timore ingiustificato di non trovali più disponibili sugli scaffali di negozi, supermercati e discount. È quanto emerge dalla prima indagine Coldiretti/Ixè su «La spesa degli italiani al tempo del coronavirus», in occasione dell'avvio al mercato di Campagna Amica di via San Teodoro 74 a Roma dell'operazione «Pacco salva dispense» da consegnare anche a domicilio per aiutare a fare la spesa le fasce più deboli della popolazione come gli anziani costretti a restare a casa.

Gli inviti a stare in casa da parte dell'autorità sanitarie e del Governo sono stati raccolti dalla popolazione con il 43% degli italiani che ha tagliato le uscite anche per andare a fare la spesa. «La grande maggioranza degli italiani (61%) in questo periodo va a fare la spesa circa una volta alla settimana preoccupandosi di mettere nel carrello prima di tutto nell'ordine - precisa la Coldiretti - pasta, riso e cereali (26%), poi latte, formaggi, frutta e verdura (17%), quindi prodotti in scatola (15%), carne e pesce (14%), salumi e insaccati (7%) e vino e birra (5%)».

Nelle ultime tre settimane dell'emergenza coronavirus gli acquisti di pasta sono cresciuti del 61% e quelli di farina addirittura dell'82% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno secondo un'analisi di Coldiretti su dati Nielsen che segnala anche un raddoppio per cibo in scatola e conserve e un balzo di oltre il 24% dei surgelati, quasi si temesse una lunga durata della pandemia. «Quasi 1 italiano su 3 (30%) - continua Coldiretti - si aspetta che l'emergenza duri almeno fino a Pasqua mentre il 46% pensa che dovremo fare i conti con il virus almeno fino all'estate, un 7% fino al prossimo autunno e infine i più pessimisti (5%) pensano che durerà per tutto l'anno mentre non si pronuncia il 12% della popolazione. Una situazione che - conclude Coldiretti - ha cambiato in parte anche le modalità della spesa con l'11% che ha aumentato l'online mentre il 7% si è rivolto con maggiore frequenza ai servizi di consegna a casa».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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