Economia

Cop27, un piano quinquennale per le tecnologie climatiche

Si è conclusa tra applausi e malumori la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2022 tenutasi a Sharm el-Sheikh
L'assemblea plenaria della Cop27 di Sharm el-Sheikh - Foto Ansa  © www.giornaledibrescia.it
L'assemblea plenaria della Cop27 di Sharm el-Sheikh - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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Si è conclusa tra applausi e malumori la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2022. Applausi per aver portato a termine i lavori con la firma sul documento finale, che salva l'obiettivo di mantenere il riscaldamento globale entro 1,5 gradi dai livelli pre-industriali ed introduce per la prima volta un fondo per i ristori delle perdite e i danni del cambiamento climatico (loss and damage) nei paesi più vulnerabili.

Malumori perché, di fatto, poco cambia rispetto alla situazione attuale: non esiste una vera tabella di marcia per ridurre le emissioni di CO2 e non si dice nulla sulla riduzione o eliminazione dell'uso dei combustibili fossili (nel documento si fa cenno solamente alla riduzione della produzione elettrica a carbone con emissioni non abbattute).

Ma un elemento positivo c’è e riguarda le Tech4Good, in particolare le cosiddette ClenTech, le tecnologie climatiche. Proprio nei giorni scorsi, durante la Cop27, infatti, è stato lanciato un nuovo Programma di lavoro quinquennale per promuovere soluzioni tecnologiche per il clima in paesi in via di sviluppo. Il programma 2023-2027 promosso da Technology Executive Committee (Tec) e Climate Technology Center and Network (Ctcn), organismi del «Meccanismo tecnologico dell’Unfccc», ha come obiettivo accelerare la diffusione di soluzioni tecnologiche trasformative, necessarie ormai urgentemente per affrontare la crisi climatica.

Il programma di lavoro congiunto riunisce, per la prima volta, le strategie a lungo termine del Tec e del Ctcn e definisce le aree di interesse per il meccanismo nel suo insieme, al fine di elevare le prestazioni del meccanismo tecnologico e aumentarne l'impatto. Il programma di lavoro si concentrerà su «settori e azioni ad alto potenziale» come quelli idrico, energetico, alimentare, industriale.

«Il lancio di questo programma di lavoro congiunto è un'importante opportunità per noi di intensificare rapidamente gli sforzi per implementare la tecnologia per affrontare attraverso la mitigazione e l'adattamento», ha affermato Inger Andersen, direttore esecutivo dell'Unep, il Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente.

Le attività ed il focus tecnologico

Lo scopo del primo programma di lavoro congiunto del Meccanismo Tecnologico è accelerare lo sviluppo e il trasferimento di tecnologie climatiche trasformative, al fine di sostenere i Paesi a raggiungere gli obiettivi dell'Accordo di Parigi e quelli dell'Unfccc e ad attuare i loro piani climatici nazionali.

La digitalizzazione, si legge nel documento, rappresenta uno dei motivi per cui ci si aspetta una rapida transizione energetica e viene citata come una delle tre megatendenze che stanno trasformando la fornitura di servizi in modo innovativo. Le tecnologie digitali emergenti, come le Dlt - Distributed Ledger Technologies e la Blockchain, hanno il potenziale di trasformare la fornitura di servizi in modo innovativo e sbloccare e accelerare le azioni globali verso l'Accordo di Parigi e gli Sdgs - Sustainable Development Goals, gli obiettivi di sviluppo sostenibile definiti dall'Organizzazione delle Nazioni Unite come strategia «per ottenere un futuro migliore e più sostenibile per tutti».

Le piattaforme digitali possono anche svolgere un ruolo nell'accelerare l'innovazione e la diffusione delle cosiddette tecnologie verdi (nanotecnologie, tecnologie per le energie rinnovabili, chimica sostenibile, architettura sostenibile, ecc.)

Un'immagine della Cop27 - Foto Epa © www.giornaledibrescia.it
Un'immagine della Cop27 - Foto Epa © www.giornaledibrescia.it

Il piano di lavoro del Cet prevede un lavoro sui sistemi acqua-energia-cibo, tra cui un'analisi sulle lacune di conoscenza sul nesso tra agricoltura, acqua, sicurezza alimentare, energia e clima e i piani per identificare le tecnologie di adattamento rilevanti, le innovazioni e le soluzioni digitali che possono rafforzare la pianificazione dell'adattamento (Pan) ed i contributi determinati a livello nazionale nell’ambito dell’agricoltura.

Le considerazioni sull'energia sono state integrate in diverse aree del nuovo piano di lavoro. Ad esempio, il Cet propone di analizzare le esigenze dei Paesi in materia di ricerca e sviluppo per le tecnologie di riduzione delle emissioni ad alto impatto, tenendo conto della necessità di garantire forniture energetiche a lungo termine. Fondamentale, però, anche promuovere l'innovazione sistemica, costruire pratiche di economia circolare e fornire indicazioni su schemi di finanziamento appropriati. La Ctcn - riporta il documento programmatico - contribuirà in modo sostanziale a consentire ai Paesi di attivare un settore energetico sostenibile che integri l'economia circolare, le energie rinnovabili, compreso l'idrogeno verde, e l'efficienza energetica.

Accelerazione sulle CleanTech

Dalla Cop27 qualcosa di buono esce anche sul piano delle CleanTech [le tecnologie volte a ridurre gli impatti ambientali negativi attraverso miglioramenti significativi dell'efficienza energetica, l'uso sostenibile delle risorse o attività di protezione ambientale – ndr]. È stato finalmente adottato un pacchetto di 25 nuove azioni collaborative da realizzare entro i prossimi 12 mesi (il banco di verifica sarà la Cop28) per accelerare la decarbonizzazione in cinque settori chiave: energia, trasporti stradali, produzione dell’acciaio, idrogeno e agricoltura.

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