Economia

Contratto, buone notizie per i 700 lavoratori termali bresciani

Angela Dessì
Trovato l’accordo con Federterme: gli addetti che a livello nazionale sono circa 15mila, avranno in busta paga 200 euro in più all’anno
Uno scorcio delle Terme di Sirmione dove sono impiegati circa 650 bresciani - © www.giornaledibrescia.it
Uno scorcio delle Terme di Sirmione dove sono impiegati circa 650 bresciani - © www.giornaledibrescia.it
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Fumata bianca per il rinnovo del contratto nazionale dei lavoratori termali: nel Bresciano circa 700 addetti – 650 alle Terme di Sirmione e una cinquantina in quelle di Boario – si ritroveranno in busta paga 200 euro in più all’anno.

«Siamo estremamente soddisfatti per l’intesa raggiunta con Federterme, che rappresenta un passo fondamentale verso il riconoscimento economico e sociale del settore termale, comparto cruciale del turismo e dell’economia», commenta il segretario provinciale della Fisascat Cisl, Paolo Tempini, che sottolinea come l’aumento salariale e l’istituzione dell’assistenza sanitaria integrativa siano le due voci più significative dell’accordo, che si inserisce nella più ampia partita dei rinnovi contrattuali del settore turistico.

Sotto la lente

Nel dettaglio l’intesa, che a livello nazionale riguarda circa 15mila dipendenti delle aziende termali e dei centri benessere termali dislocati nel nostro Paese, è stata sottoscritta da Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs con Federterme Confindustria. I sindacati parlano tutti di un rinnovo importante: la vigenza contrattuale andrà dal primo ottobre 2024 sino al 31 dicembre 2027 e prevede, come anticipato, un aumento economico complessivo a regime di 200 euro al livello 4 e una massa salariale di oltre 6.400 euro nell’arco della vigenza contrattuale.

La prima tranche di aumento salariale, corrispondente a 60 euro, sarà erogata con la retribuzione del mese di ottobre, mentre l'ultima, di 35 euro, a dicembre 2026. In aggiunta al salario, con l’intesa le parti hanno concordato di istituire dal primo gennaio 2025 un sistema di assistenza sanitaria integrativa per le lavoratrici e i lavoratori del settore termale. Sul versante normativo, l’accordo appena siglato prevede l’introduzione della malattia e dell’infortunio non sul lavoro tra le materie oggetto di contrattazione di secondo livello, per l’adozione di condizioni di miglior favore, e l’innalzamento delle tutele legate ai temi della genitorialità e della parità di genere.

L’accordo prevede altresì l’integrazione fino al raggiungimento del 100% della retribuzione in occasione del pagamento della quattordicesima mensilità, maturata durante i periodi di congedo di maternità obbligatorio e congedo di paternità, obbligatorio e facoltativo; il riconoscimento della maturazione dei ratei di ferie, riposi per riduzione dell’orario, ex festività, tredicesima e quattordicesima mensilità durante i periodi di congedo parentale nonché l’aggiornamento dell’articolato in tema di pari opportunità, contrasto alla violenza e alle molestie e supporto alle donne vittime di violenza.

Le parti, inoltre, si impegnano ad istituire tavoli tecnici indirizzati ad analizzare in modo proattivo i vari istituti contrattuali: un nuovo strumento, all’insegna delle buone relazioni sindacali, che vuole facilitare e ridurre le tempistiche dei futuri percorsi di rinnovo. Si chiude dunque così un percorso avviato da oltre un anno «con un significativo riconoscimento economico e nuove tutele, che testimoniano - dicono gli esponenti nazionali dei sindacati di categoria - l’impegno volto a migliorare le condizioni di vita, di lavoro e di reddito di migliaia di lavoratrici e lavoratori in un settore che contribuisce alla crescita del nostro Paese». 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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