Consorzi forestali lombardi, Bonomelli confermato al vertice
Conferma all’unanimità per il presidente dell’Associazione consorzi forestali della Lombardia, l’organismo che rappresenta ventiquattro enti riconosciuti dalla Regione (di cui undici sono nel Bresciano: sei in Valcamonica, due in Valtrompia e uno ciascuno in Valsabbia, Sebino e Valvestino).
L’assemblea dei 24 soci ha rieletto Gionatan Bonomelli, già in carica nell’ultimo triennio e presidente del consorzio dell’Alta Valcamonica. In tutto i 24 consorzi forestali lombardi gestiscono oltre 95mila ettari di terreni agro-silvopastorali. L’Associazione è nata nel 2009 per valorizzare le politiche regionali e rendere più visibile l’azione degli associati, rappresentando i consorzi e promuovendo iniziative per lo sviluppo dei sistemi territoriali locali, oltre ad azioni per la difesa di foreste, suoli e acque, dell’ambiente, assetto del territorio e riqualificazione paesistico-ambientale.
Responsabilità
«Questa unanimità di consensi, oltre che inorgoglirmi, mi carica di una maggiore responsabilità verso tutti – commenta Bonomelli –: vuol dire che tutti hanno capito il lavoro svolto nel triennio, la credibilità politica costruita e il nostro ruolo. Nell’ultimo periodo abbiamo lavorato molto sul Psr e a livello sindacale, facendoci carico di diverse situazioni e portando avanti le istanze dei consorziati sui tavoli politici e tecnici».
I consorzi forestali, oggi, stanno divenendo sempre più centrali, per il progressivo abbandono dei territori montani e l’avanzare dei boschi: con la loro azione, infatti, non solo intervengono nelle situazioni critiche e nelle manutenzioni ordinarie e straordinarie, ma effettuano anzitutto prevenzione. «Prevenzione e programmazione sono le nostre parole guida – aggiunge Bonomelli –, perché aiutano a prevenire il dissesto e agevolano l’arrivo di risorse immediate in caso di calamità, senza dimenticare la sicurezza».
Rete
Una delle attività determinanti è il supporto ai consorzi, compresi i più piccoli e i nuovi: insieme è stata costruita una visione comune e una strategia politica necessaria anche per il cambio dei vertici regionali. «Abbiamo chiesto alla Regione dei tavoli tecnici operativi suil Psr – conclude Bonomelli –, anche per avere bandi che garantiscano reali ricadute sul territorio. Uno dei risultati è il recente accordo sindacale per l’aumento del contratto di lavoro. Oggi i consorzi, con l’Associazione, hanno un forte peso e i Comuni contano molto su di noi, per questo vediamo un futuro di sviluppo».
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