Confindustria, il voto per il dopo Bonomi: patto tra Gozzi e Orsini, spunta il nome di Pasini
Bocche cucite. Dai 12 membri del Consiglio di presidenza di Confindustria Brescia solo un laconico «no comment». Ieri sera l’organo guidato da Franco Gussalli Beretta si è riunito in via Cefalonia per decidere la posizione da tenere a Roma in occasione del «voto di designazione» in programma domani. L’incontro segue il pranzo che il presidente ha tenuto con i «past-president».
La corsa
Quella che giunge a conclusione è una delle più laceranti corse per la presidenza nella storia dell’associazione di Viale dell’Astronomia. Dopo l’esclusione del presidente di Federacciai, Antonio Gozzi (che aveva ricevuto il sostegno di Brescia) sono due i candidati rimasti in gara: l’emiliano Emanuele Orsini, vicepresidente uscente, imprenditore nell’edilizia in legno; ed il ligure Edoardo Garrone, industriale dell’energia rinnovabile con Erg, presidente del gruppo Sole 24 Ore.
A Brescia
La Territoriale bresciana disporrà di quattro voti. Accanto a quello del presidente Gussalli Beretta, ci sono quelli dei delegati Renato Mazzoncini, Giuseppe Pasini e di Maria Chiara Franceschetti in rappresentanza del gruppo Grandi imprese.
Dall’incontro di ieri a Brescia non trapelano notizie. Ma la ferrea regola della riservatezza - che vige in Confindustria - viene puntualmente smentita dalle indiscrezioni che arrivano da Roma.
Secondo le agenzie, Gozzi avrebbe stretto un accordo con Orsini e sarebbe riuscito a strappare una forte rappresentanza nella futura squadra che toccherebbe anche Brescia. Il vice con delega all’Europa - secondo indiscrezioni non confermate - potrebbe essere proprio il presidente della Feralpi, Giuseppe Pasini. L’ex presidente Antonio D’Amato potrebbe avere la delega al Mezzogiorno. Orsini terrebbe per sé quattro vice, uno dovrebbe essere Vincenzo Marinese, presidente di Confindustria Venezia. Un’altra designazione sarebbe quella di Stefan Pan, presidente del Trentino Alto Adige che ha già la delega all'Europa. L’insistenza sul Nord Est si spiega perché le rappresentanze dell’area potrebbero diventare decisive. Giovedì ci sarà il presidente designato che il 18 aprile presenterà la squadra: se le voci fossero confermate è facile immaginare dove potrebbero finire i voti bresciani.
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