Beretta: «Il decreto 5.0 arriva in ritardo: un rischio per le imprese»

La Redazione Web
Il presidente di Confindustria Brescia: «Incomprensibile la scelta di approvarlo a ridosso di Ferragosto, con le aziende chiuse»
Confindustria: "Il decreto 5.0 arriva tardi"
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A pochi giorni dalla pubblicazione ufficiale del Decreto 5.0, prevista entro la settimana, Confindustria Brescia esprime la sua preoccupazione per le tempistiche strette: «Temo sia l’ennesima occasione sprecata per il nostro Paese», dice il presidente Franco Gussalli Beretta in una nota.

Già due settimane fa, in occasione della presentazione del Bilancio di Sostenibilità, Beretta aveva lamentato il ritardo e il rischio di perdere gran parte delle risorse messe a disposizione dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).

«Se il raggiungimento di tale risultato (il Decreto 5.0, ndr), pur con tempi molto lunghi, è certamente apprezzabile – prosegue Beretta – ci appare tuttavia incomprensibile farlo a ridosso di Ferragosto, con le aziende chiuse per la consueta fermata estiva e una conseguente impossibilità di prevedere una progettazione adeguata».

Il decreto era stato presentato il 26 febbraio e prevede uno stanziamento di 6,3 miliardi di euro, che dovrebbero aggiungersi ai 6,4 miliardi di euro previsti dalla legge di bilancio annuale per la sfida green e digitale delle imprese per il biennio 2024-2025.

Beretta parla di «tempistiche molto pressanti» dovute alla «continua procrastinazione», soprattutto «se consideriamo la data del 31 dicembre 2025, che rappresenta il termine ultimo, e presumibilmente senza possibilità di proroghe, per il completamento degli investimenti da parte delle imprese».

Per il presidente di Confindustria Brescia il piano di Transizione 5.0 «dovrebbe essere un intervento prioritario», dal momento che serve a sostenere investimenti per la duplice sfida sul green e sul digitale che le imprese devono affrontare. Aggiunge Beretta: «Il 5.0, infatti, dovrebbe sostenere investimenti in beni strumentali e formazione dei lavoratori, anche per rendere il sistema industriale sempre più competitivo nei mercati europeo ed internazionale. Penso, ad esempio, a progetti sulla sicurezza, quali Smart Safety Lab dell’Università degli Studi di Brescia, progetto originato dalla Piccola Industria di Confindustria e delegato ad InnexHUB, che potrebbe legarsi al Distretto dell’Innovazione, ma anche al tema della riattivazione delle miniere, che sta tornando sempre più di attualità».

Tuttavia nella nota viene sottolineata a più riprese la «generale lentezza sull’attivazione del decreto, unita alla mancanza di chiarezza, sta allontanando le aziende dal provvedimento: non si possono chiedere a chi fa impresa programmi e investimenti tecnologici oggi per domani». Conclude Beretta: «Invece di creare impulso allo sviluppo ha rallentato ordini ad intere filiere».

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