Economia

Confindustria Brescia: primo bilancio sociale

1.293 le realtà associate per il 77% si tratta di piccole o micro imprese I servizi a disposizione
Confindustria Brescia - © www.giornaledibrescia.it
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Inaugura il suo primo Bilancio sociale Confindustria Brescia, pubblicato (con il contributo di Deloitte) al fine di dare conto agli stakeholder degli obiettivi raggiunti e degli impegni futuri per migliorare la performance associativa in termini di sostenibilità ed impatti generati. «Non ci siamo limitati ad analizzare quanto fatto nel 2019 - sottolinea il presidente Giuseppe Pasini -, ma deciso di leggere l'anno in relazione agli eventi manifestatisi in tutta la gravità e complessità nel primo semestre 2020: uno spartiacque tra un mondo ed un altro, il che ci ha spinto a valutare le dinamiche associative alla luce di nuove e ancora in parte indecifrabili necessità delle aziende e della comunità locale».

I punti chiave. In primo piano sono internazionalizzazione e finanza, che, nell'era pandemica o post-pandemica, assumono un ruolo decisivo. Coerentemente con la mission di sostenere la crescita delle associate - 1.293 aziende (per il 77% rappresentate da piccole e micro imprese) , di varie categorie merceologiche, con 63.778 dipendenti - Confindustria Brescia ha messo in campo centinaia di opportunità di business con buyer esteri e incontri con delegazioni da India, Giappone, Russia, Cina e Usa. Ha sviluppato un servizio gratuito di ricerca partner esteri beneficiando della partnership con il consorzio Simpler, presente in oltre 60 Paesi Ue ed extra Ue. Altro pilastro è il supporto sui temi legati a credito e finanza, nel cui ambito rientra il progetto Bancopass, che permette di accedere gratuitamente ad un portale cloud ed ottenere report personalizzati sulla propria situazione economico-patrimoniale, Centrale Rischi e risorse per costruire un business plan.

I numeri. Il Bilancio, di 107 pagine, è articolato in cinque parti. Dopo il richiamo alla storia (125 anni), Codice etico e profilo organizzativo, si entra nella definizione degli obiettivi di sviluppo nel quadro dall'Agenda 2030. Nella terza sezione (Responsabilità economica e governance), è in chiaro il valore economico direttamente generato e distribuito, pari a circa 10 mln di euro (7,3% a contributi ed erogazioni liberali e 2,5% alle imposte); quindi sono illustrate le iniziative rispetto a fiscalità, cultura d'impresa, innovazione e rapporti istituzionali. Il focus della quarta parte è sulla Responsabilità sociale, dove la formazione e valorizzazione del personale interno rappresenta uno dei principali driver, insieme a welfare e promozione delle pari opportunità, rapporti con scuola. La parte finale è dedicata alla Responsabilità ambientale, punto focale nella definizione strategica delle attività associative: consumi energetici, idrici ed emissioni, nonché progetti e servizi per diffondere pratiche legate all'economia circolare, ad efficientamento energetico e impatti ambientali.

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