Gussalli Beretta: «Azzerare i dazi? Un affare per tutti»

Il momento è grave, ma tra gli imprenditori bresciani prevale il pragmatismo. La mossa di Ursula von der Leyen di offrire agli americani un’opzione «zero per zero», ovvero azzerare completamente i dazi riguardanti i prodotti industriali, piace a Franco Gussalli Beretta. Ma il presidente di Confindustria Brescia mostra grande prudenza.
«In questa fase non è possibile dare un giudizio sulle contromisure che l’Europa intende applicare». Il tema è dirompente, in politica come in economia: «Agire d’istinto sarebbe un errore – spiega –. E dare un giudizio affrettato su provvedimenti ancora in itinere non sarebbe serio. Le macrolinee sono date, nei prossimi giorni analizzeremo le misure e le ricadute settore per settore, per capire dove si va a finire».
La lista dei prodotti americani «sotto tiro» verrà definita nelle prossime ore, la trattativa resta aperta. «L’auspicio è che politica ed istituzioni avviino un dialogo serio e costruttivo - spiega -. Ma non facciamoci troppe illusioni».
La proposta di von der Leyen
Per Gussalli Beretta l’idea di togliere qualsiasi barriera, ovvero offrire «dazi zero-per-zero» per i beni industriali sarebbe un affare per tutti. «Un grande mercato di scambio tra Europa e Stati Uniti come ha indicato nei giorni scorsi anche Elon Musk, dovrebbe essere l'obiettivo se vogliamo rinforzare il sistema economico occidentale – spiega il presidente di Confindustria Brescia –. Dopotutto i dazi americani comportano elevati costi per i consumatori e le aziende statunitensi. Ci sono interi settori negli Usa, come l’automotive, che dipendono dalla componentistica proveniente da Paesi come il Canada, il Messico, la Cina e l’Europa. Le nuove tariffe inevitabilmente si rifletteranno sul prezzo dei prodotti finali, con drammatici effetti negativi sulle vendite negli Usa».
Il nodo Cina
Ma c’è un altro risvolto delle tariffe americane da tenere in seria considerazione. Il presidente cinese Xi Jinping ha deciso di reagire con forza ai dazi di Trump: il rischio è ora che si inneschi una guerra commerciale dove a perdere più di tutti potrebbe essere l’Europa.
«Cina e sud-est Asiatico non staranno fermi – spiega Gussalli Beretta –. Riverseranno inevitabilmente i loro prodotti a prezzi scontati sull’Europa. Si aprirà una battaglia sui prezzi. Le istituzioni a livello nazionale ed europee devono fare grande attenzione».

Come uscire da questo vicolo cieco? «Aumentando la competitività delle nostre imprese», chiosa Gussalli Beretta. «Come ho ribadito nei giorni scorsi servono interventi immediati su due fronti cruciali – prosegue il presidente degli industriali –: è necessario disaccoppiare il prezzo dell’energia elettrica rinnovabile da quello del gas. Il primo passo in questa direzione è stato avviato, ma ora è essenziale che questa misura venga resa subito operativa in Italia. Non solo, occorre bloccare l’esportazione del rottame fuori dall’Unione Europea per preservare le risorse essenziali ai processi produttivi dell’intera industria manifatturiera italiana ed europea».
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