Economia

Confagricoltura: Martinoni lascia Garbelli è presidente

Il passaggio in continuità Il 46enne ingegnere: punto a un’agricoltura moderna competitiva e sostenibile
UPA, GARBELLI PRESIDENTE
AA

Passaggio del testimone nel segno della continuità in Confagricoltura Brescia: Giovanni Garbelli subentra a Francesco Martinoni, che resta come presidente onorario. «Sono emozionato e orgoglioso», esordisce il nuovo leader dell'organizzazione di via Creta, eletto nel corso della prima riunione del rinnovato Consiglio direttivo, giovedì sera. Il presidente. Garbelli, imprenditore agricolo classe 197, conduce con il padre un'azienda cerealicola (con produzione di agroenergie) a Pudiano di Orzinuovi: perito agrario e ingegnere, affianca all'attività imprenditoriale quella di libero professionista e vanta un significativo cammino associativo essendo stato presidente di Anga dal 2006 al 2012, della sezione economica Agroenergie dal 2012 al 2015 e vicepresidente della stessa Confagricoltura Brescia dal 2016 al 2018. Dal 2017 è vicepresidente di Confagricoltura Lombardia.

«Impresa» e «lavoro» ma anche «sostenibilità ambientale ed economica» sono le parole d'ordine del suo mandato, tutto incentrato su una agricoltura «più moderna e competitiva». «Vogliamo un'associazione che sia sempre più vicina ai soci, sia in termini di rappresentanza che di servizi», dice Garbelli per il quale strategici sono il gioco di squadra e la capacità di guardare al futuro facendo tesoro del passato. «La nostra agricoltura ha bisogno di investimenti in ricerca e innovazione, e deve essere sempre più un'agricoltura in cui non esista opposizione tra agricoltura e ambiente perché, soprattutto con le ultime tecniche, oggi è possibile», spiega chiamando in causa anche la necessità di facilitare le aggregazioni di prodotto e prestare attenzione ad attività come la bioenergia e l'agriturismo, tutto nell'ottica della tutela dell'agroalimentare italiano. Il neo presidente non dimentica digitalizzazione e tracciabilità («solo quando tutta la filiera sarà tracciata sarà assolutamente certa») mentre su Ogm e fanghi taglia corto: «siamo contrari a scelte puramente ideologiche e aprioristiche».

E la Pac? «Continueremo ad adoperarci per scongiurare il rischio di ulteriori riduzioni ai fondi e per riportare l'impresa al centro delle politiche dell'Ue».

Dal canto suo, reduce da due mandati consecutivi (eletto per la prima volta nel dicembre del 2012 e rinnovato a fine 2015), il presidente onorario Francesco Martinoni si dice soddisfatto: sia del lavoro svolto ("lascio un'associazione svecchiata e rinnovata, e ringrazio tutti coloro che mi hanno aiutato in questo percorso. Per me è stata una gran bella esperienza", spiega) che della scelta del suo successore, al quale riserva un consiglio quasi paterno:«la mia porta è sempre stata aperta per i nostri iscritti, e mi auguro che tu faccia lo stesso». Confagricoltura Brescia conta oltre 4.000 azienda associate che conducono 102 mila ettari (circa il 60% della superficie agricola bresciana), con un valore economico e produttivo della produzione vegetale oltre i 65 mln di euro.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia