Economia

Confagricoltura incalza l’Europa: «Vogliamo tornare protagonisti»

Il presidente Garbelli nel corso dell’assemblea a Brescia: «Le nostre imprese solide forti ed innovative. Ora la svolta senza pregiudizi»
  • L'assemblea di Confagricoltura a Brescia
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Agire subito contro gli eccessi della burocrazia e delle regole. Giovanni Garbelli ha voluto riprendere le parole di Mario Draghi nel suo intervento di apertura dell’assemblea di Confagricoltura Brescia: «Il tempo delle attese e dei veti in Europa è terminato» invitando le istituzioni a «confrontarsi senza pregiudizi»; a «mollare questo freno e ripartire». «Noi agricoltori bresciani siamo pronti: l’Agricoltura bresciana vuole tornare ad essere protagonista».

I numeri

Un intervento a tutto campo quello di Garbelli all’assemblea annuale al Brixia Forum davanti ad una folta rappresentanza delle 4.000 aziende iscritte e molti esponenti della politica locale, regionale e nazionale. «Siamo consapevoli del ruolo cruciale che svolge il settore primario nella tutela dell’ambiente, della sicurezza alimentare, nella sostenibilità, nel preservare il territorio, le tradizioni, il paesaggio». Dal palco il presidente ha voluto ringraziare gli assessori regionali bresciani Giorgio Maione e Simona Tironi, il presidente Fontana ed i colleghi dello Zooprofilattico.

L’agricoltura bresciana è «solida, forte ed innovativa», nonostante tutte le criticità. «Ed il sistema Brescia continua a ricoprire un ruolo da protagonista, in particolare in agricoltura» grazie alle filiere del latte, della suinicoltura, dell’avicoltura, delle produzioni vegetali. La provincia conta 9.214 imprese, il 22% del totale della Regione, l’8% dell’imprenditoria locale.

I temi

«Il mondo sta cambiando rapidamente e l’agricoltura si trova al centro delle trasformazioni – ha detto Garbelli –. A ridefinire le nostre priorità è la geopolitica del cibo: le guerre e la crisi asiatica dimostrano quanto siano vulnerabili le filiere agroalimentari globali». Ma anche le politiche commerciali. «Le tensioni con gli Stati Uniti potrebbero portare ad imporre dazi che penalizzerebbero l’agroalimentare». E poi c’è l’accordo Ue-Mercosur che «se non ben gestito rappresenta una minaccia per la competitività».

Il miglioramento genetico resta una delle battaglie di Confagricoltura, il tema è strettamente legato all’andamento climatico e la forte pressione sulle risorse idriche, anche nel Bresciano. «Per tutto il 2024 navi dal Sudamerica hanno scaricato mais Ogm nei porti italiani, con conseguenze negative sui nostri asset. Continuiamo a subire scelte anacronistiche che non condividiamo».

Il nuovo commissario

«Il presidente della Regione Fontana e l’assessore Beduschi hanno chiesto un cambio di passo alla nuova Commissione elencando una serie di istanze del settore – ha detto il presidente –. Con la Regione vorremmo farci promotori di un patto tra politica e scienza per favorire la sostenibilità attraverso tecnologia e innovazione». Giudizio positivo anche sul piano di lavoro presentato a Bruxelles dal commissario Hansen: «Finalmente si cambia passo».

Gli altri interventi

Ad aprire l’assemblea di ieri un intervento del filosofo scrittore e giornalista Marcello Veneziani: «nell’epoca dello spaesamento l’agricoltura ci ricorda i cicli del ritorno». Ospite l’ex presidente del Consiglio Enrico Letta, intervistato da Alessandro Sallusti ha scattato una fotografia dei nodi che affliggono l’Europa. Mentre in una seguitissima lezione di geopolitica, Dario Fabbri ha parlato di Donald Trump «imperatore con pochi poteri», dei «dazi di rabbia» che vuole imporre all’Europa. E della reale strategia degli Usa sulla Cina.

Che a Bruxelles si «respiri aria nuova» lo ha sottolineato anche il presidente nazionale di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti: «La precedente commissione ha fatto un disastro». Il sottosegretario all’Agricoltura Patrizio Giacomo La Pietra è «fiducioso». «Il ministro Lollobrigida ed il Governo stanno lavorando per far cambiare il passo dell’Europa. E se qualcosa è cambiato il merito è del Governo».

«Hansen ha rimesso al centro l’impresa agricola – conclude Raffaele Nevi, segretario della commissione Agricoltura alla Camera –. E Confagricoltura ha sempre spinto in questa direzione».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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