Con Opas nasce il maxi polo dei suini a guida bresciana
La cooperativa Opas di Mantova, attraverso la controllata Filiera Si, leader in Italia nella macellazione suina ha acquisito all’asta con una offerta di 14 milioni di euro il macello ex Italcarni di Carpi (in amministrazione coatta amministrativa), che già gestiva in affitto da novembre 2014.
Nasce così un maxi polo dei suini, che avrà una guida tutta bresciana visto che il presidente di Opas, Alberto Cavagnini, e il direttore generale della stessa coop, Valerio Pozzi, sono nostri compaesani.
Questa acquisizione è la maggiore avvenuta nel settore della macellazione suina in Italia a opera di una cooperativa agricola congiuntamente ad una azienda privata (Opas detiene il 51% di Filiera Si, mentre il gruppo Alcar Uno ha in carico il rimanente 49%) e ha una rilevanza strategica sia per il settore sia per i territori che rappresenta perché rafforza l’attività del maggiore macello di suini in Italia (nel 2017 Opas ha macellato 1.140.000 capi), occupando oltre 600 persone nella struttura di Carpi.
Opas e Filiera Si nel 2017 hanno raggiunto il fatturato aggregato di 423 milioni di euro, favorendo la valorizzazione dei suini degli oltre 100 soci allevatori attivi per lo più nel territorio delle Regioni Lombardia (soprattutto a Brescia e Mantova), Emilia-Romagna, Veneto, Piemonte e Friuli. Lo scorso anno, inoltre, sono stati prodotti nello stabilimento di Carpi più di 110 milioni di chili di carne suina.
«Con questa acquisizione - commenta Cavagnini - si conclude con soddisfazione un percorso faticoso, iniziato quattro anni fa, partendo da una situazione di forte criticità che di fatto aveva portato alla chiusura dell’attività del macello Italcarni di Carpi con ricadute molto pesanti per il comparto e per l’occupazione. Ora - continua il bresciano - abbiamo la possibilità non solo di dare continuità, ma addirittura di sviluppare ulteriormente l’attività di macellazione con nuovi investimenti per valorizzare la carne suina dei nostri soci allevatori. Ora con Filiera Si e con questa acquisizione consolidiamo l’ambizione di essere un’eccellenza nel settore della carne suina e un polo di riferimento per il sistema agroalimentare italiano di qualità».
Lo stabilimento di Italcarni di Carpi vanta il maggior numero di certificazioni veterinarie per l’export e si sviluppa su una superficie totale di circa 92mila metri quadrati di cui 25mila coperti. L’unità produttiva di Carpi garantisce linee di sfascio a caldo e a freddo; grandi capacità di congelare e stoccare con linee dedicate per lavorazioni, sottovuoto, cartonato nel rispetto delle regole di rispetto del benessere animale. L’operazione per la parte acquirente è stata assistita per la parte legale dagli advisor studio Ciotta Ronchi e Chiomenti.
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