Commercialisti: cresce il numero degli iscritti
Cresce quasi dell’1% il numero dei dottori commercialisti ed esperti contabili a Brescia. Sono 2.156 i professionisti iscritti all’Albo provinciale, al 1° gennaio di quest’anno, contro 2141 di inizio 2018, e rappresentano l’1,8% del totale nazionale. Un incremento abbastanza lieve, ma assolutamente in linea col quadro della Lombardia, dove i commercialisti aumentano dello 0,9% (raggiungendo le 19.676 unità) e, complessivamente, si incrementano di 10,3 punti percentuale nell’ultimo decennio (erano 17.833 nel 2008).
Sempre più donne. Nell’Ordine bresciano, le donne rappresentano il 32% e gli uomini il 68%, mantenendo sostanzialmente la stessa distribuzione di genere dell’anno precedente (in ambito regionale, le quote rosa sono il 32,9% del totale, in aumento dal 2008 dove erano il 28%). Omogeneo anche il dato relativo al profilo anagrafico degli iscritti: il 62% è costituito da soggetti in età dai 41 ai 60 anni, il 17,8% è al di sotto dei 40 e il 20% ha invece più di 60 anni.
I dati emergono dal Rapporto 2019 del Consiglio nazionale dei Dottori commercialisti ed Esperti contabili e dalla Fondazione nazionale dei commercialisti, che registra un numero di 402 neo iscritti nell’ultimo anno sul territorio lombardo (a livello nazionale sono aumentati di 306 unità, pari al +0,3% sul 2017).
Non solo l’incremento dei nuovi professionisti nel campo della contabilità e del diritto commerciale/tributario è maggiore rispetto alle altre regioni italiane, ma decisamente i commercialisti lombardi sono più abbienti dei loro colleghi operanti in altre aree geografiche: il reddito medio è infatti di 93.712 euro e, sebbene in calo dell’1,2%, rimane di gran lunga superiore al dato italiano pari a 59.429 euro. La ricerca fotografa anche altri elementi d’interesse. Partendo dalla constatazione che il 2019 segna una battuta d’arresto nella crescita dell’economia italiana, i Commercialisti continuano ad aumentare, seppure a un ritmo decrescente.
Il reddito professionale medio ha perso, nell’insieme, lo 0,7% e, considerata l’inflazione, addirittura l’11,9% del valore che aveva nel 2008. Persiste anche il divario Nord-Sud e prosegue il calo degli iscritti negli Ordini territoriali del Meridione, con un -0,3%, a fronte del +0.8% al Nord, che pure sconta un rallentamento dovuto al Nord-est (da +1,1% a +0,6%), nel Nord-ovest (da +0,7% a +0,8%).
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