Colloquium Dental: vetrina nazionale per l’odontoiatria
L’odontoiatria del futuro? Sarà senza trapano e anestesia, e grazie alle nuove tecnologie digitali i tempi di lavoro saranno così massimizzati che tutto si potrà risolvere in una sola giornata. Unire interventi senza dolore e soluzioni di poche ore è il sogno di ogni paziente.
L’argomento, che solo qualche anno fa pareva utopia, sarà il tema di fondo dell’innovativo e ormai prossimo Italian Dental Show - Colloquium Dental, la vetrina sul mondo dell’odontoiatria e dell’odontotecnica, in programma al Centro fiere di Montichiari dal 17 al 19 ottobre. Attesi in 15mila.
L’evento è promosso da Assopadana Claai e Teamwork Media. Quest’anno, a 25 anni dal debutto, sarà connotato dalla presenza di relatori e espositori internazionali provenienti da cinquanta paesi, tra cui Germania, Francia, Belgio, Giappone, Inghilterra, Usa, Pakistan, Iran, Cina e India.
I congressi saranno quattro, gli espositori 250. «Attendiamo 15.000 professionisti da tutta Italia e da mezzo mondo - raccontano il presidente di Assopadana Mariano Mussio e di Teamwork Peter Asselmann -. Colloquium Dental è la seconda manifestazione d’Europa per importanza dopo l’IDS di Colonia, e la prima per capacità di attirare cervelli e mettere sul piatto novità dell’area mediterranea». Puntare sulla qualità.
Proprio le novità e il lavoro per progredire verso un odontoiatria di maggior qualità saranno quest’anno particolarmente attraenti. «Siamo all’inizio di un epoca in cui l’appuntamento dal dentista risolverà i problemi in un colpo solo e si realizzeranno protesi in una seduta - spiega il direttore scientifico Oliviero Turillazzi, odontotecnico bresciano di fama internazionale -. Come? Limitando al massimo l’invasività di bisturi, trapani e siringhe.
I nuovi strumenti scientifico-tecnologici consentiranno presto di intervenire con tecniche adesive e non più tagliando, forando e suturando i tessuti. Per farlo sarà necessario che le tecniche di costruzione dei denti con le rivoluzionarie stampanti 3D migliorino ancora, come perfezione tecnica e come integrazione biologica grazie a materiali più neutri per gengive e ossa, ma la strada intrapresa è quella giusta. A Brescia, oltre alla capacità di odontotecnici e odontoiatri, ci sono anche aziende come il nostro partner Global Smile che forniscono prodotti tecnologicamente avanzati. L’innovazione passerà inevitabilmente anche dall’uso di materiali nuovi - conclude Turillazzi -. Nei congressi parleremo di fibra di carbonio e di vetro, ma anche di grafene e zirconio».
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