Economia

Coldiretti e Confragricoltura: «Ripartenza con il Vinitaly»

I vini del nostro territorio si confermano tra i più graditi: negli stand Coldiretti e Confagricoltura le degustazioni guidate
Per le associazioni. Vinitaly è stato un momento di ripartenza
Per le associazioni. Vinitaly è stato un momento di ripartenza
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Un momento di ripartenza molto importante per il vino italiano, per le nostre aziende agricole e per le produzioni bresciane di eccellenza. Questo è il commento di Coldiretti e Confagricoltura Brescia a chiusura della 54esima edizione di Vinitaly.

Il successo della manifestazione, sia in termini di presenze sia per le iniziative messe in campo, testimonia il crescente peso di questo comparto nelle produzioni agroalimentari made in Italy, con realtà significative anche a livello bresciano.

All’interno di «Casa Coldiretti», lo spazio polifunzionale all’ingresso della fiera Vinitaly, sono state numerose le iniziative e i momenti di approfondimento durante i quattro giorni di evento. A partire dalle degustazioni guidate, che hanno fatto conoscere i vini biologici e sostenibili, le etichette più famose, i vini prodotti da vitigni autoctoni, quelli prodotti dalle donne e le novità dei giovani imprenditori. «La cifra record di 7,1 miliardi di euro registrati dall’export del vino italiano nel 2021 - commenta Valter Giacomelli presidente di Coldiretti Brescia - ci spinge a fare di più, per contenere l’aumento esponenziale dei costi di produzione, per valorizzare la nostra enogastronomia sui mercati esteri e per superare la crisi generata dal conflitto russo-ucraino puntando sui nuovi mercati di riferimento».

Le aziende vitivinicole e i vini bresciani sono stati protagonisti assoluti, capaci di raccontare un territorio e una storia fatta di legami, passione e sacrificio. Tra tutti il Lugana che ha registrato durante l’anno un +34% di vendite rispetto all’anno scorso. «L’analisi svolta da Coldiretti su dati Infoscan Census relativi all’anno scorso - continua Giacomelli - evidenzia risultati sorprendenti con un profondo cambiamento nelle abitudini di consumo degli italiani che in tempo di pandemia e tensioni internazionali premiano anche negli acquisti di vino le produzioni di qualità legate al territorio, da quelle più blasonate a quelle che negli ultimi anni hanno saputo conquistarsi un fiorente mercato».

Anche per Confagricoltura Brescia questa edizione di Vinitaly ha ridato vitalità al mondo del vino organizzando l’evento «I vini bresciani tra storie e gusto», con una degustazione accompagnata dalla narrazione dei viticoltori bresciani guidando gli ospiti nella conoscenza dei principali vini dei territori della Franciacorta, del Lugana, del Montenetto, di Botticino, di Cellatica, di San Martino della Battaglia, della Valcamonica e della Riviera della Valtenesi. «I nostri vini - afferma Giovanni Garbelli presidente di Confagricoltura Brescia - si confermano ancora una volta tra i più graditi, capaci di porsi come motore per un futuro di sviluppo. Ho notato un considerevole ottimismo tra i nostri soci, nonostante siano appena usciti da un periodo complicato ed entrati, purtroppo, in un altro altrettanto difficile per i costi delle materie prime e dell’energia e per la crisi internazionale. Il nostro compito resta quello di sostenere il loro lavoro, l’intraprendenza e la voglia di fare impresa. Il nostro evento ci ha permesso ancora una volta di mostrare come il vino esprime un po’ il carattere di chi lo produce, è espressione di tradizioni territoriali, paesaggi e campagne, un elemento intriso di storia e cultura che crea economia».

In alto i calici e appuntamento al prossimo Vinitaly.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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