Cittadini, fatturato su del 30% con le reti per acquacoltura
Dai mari del Nord Europa a quelli dell’America Latina; dalle coste del Mar Egeo a quelle del Mediterraneo. Le mastodontiche gabbie per acquacoltura realizzate con le reti della franciacortina Cittadini solcano le acque del mondo. Un business interessante e in forte espansione che l’azienda presieduta da Pia Cittadini è stata in grado cavalcare, anticipando la naturale evoluzione dell’industria della pesca professionale. Le gabbie per allevamento e per la protezione da predatori (marini e dal cielo) si affiancano alle forniture di reti per automotive, edilizia, agricoltura, moda e sport.
Insieme le reti rappresentano circa il 50% del fatturato aziendale, l’altro 50% è rappresentato dai filati tecnici. Il 2021 è stato caratterizzato da un vero boom per il settore che ha portato una crescita dei ricavi del 30%, da 13 a 17 milioni (la quota export è del 65%). Nei primi due mesi del 2022 il balzo è ancora più impressionante: +45%.
La fibra Dyneema
«Ci stiamo affermando come player di riferimento nel settore acquacoltura, l’allevamento del pesce è una evoluzione sostenibile della pesca tradizionale - dichiara la presidente Pia Cittadini, affiancata in azienda dai figli Cesare, Marco e Paola -. In questi anni abbiamo investito in modo massiccio nelle fibre innovative e resistenti. Non solo nylon ad alta tenacità, le gabbie sono realizzate in Dyneema, fibra polietilenica tenacissima, che unisce la massima resistenza a un peso minimo, un terzo rispetto alla rete di poliammide».
La storia
Fondata a Sulzano nel 1933, dal 1980 la Cittadini spa ha trovato sede a nel moderno stabilimento di Paderno Franciacorta, dove tutto il ciclo di lavorazione è stato verticalizzato ed automatizzato con impianti «4.0». «Gli investimenti nelle nuove tecnologie e nei nuovi telai automatizzati sono partiti tra il 2019 e il 2020 - dichiara la presidente -. Sono gli impianti più avanzati al mondo. Per i soli telai l’investimento è stato intorno ai tre milioni di euro; a cui si aggiungono quelli per la tintoria, la pesatura elettronica dei prodotti chimici, la depurazione delle acque, la roccatura dei filati».
La società ha ottenuto un finanziamento (Nuova Sabatini) di un milione di euro da Unicredit, di durata quinquennale, assistito dalla garanzia Mediocredito Centrale attraverso il fondo garanzia per le pmi, gestito per conto del Ministero dello Sviluppo Economico. Il finanziamento di Unicredit (futuro sostenibile) è finalizzato a supportare investimenti dell’azienda padernese per aumentare efficienza e sostenibilità del ciclo produttivo.
«L’operazione prevede l’acquisto di un nuovo telaio, ma anche un nuovo impianto di raffrescamento al fine di creare un microclima per un migliore benessere dei collaboratori nei preparti produttivi - conclude Pia Cittadini -. La nostra azienda è da sempre sensibile rispetto ai temi della sostenibilità ambientale, va in questa direzione il raddoppio dell’impianto fotovoltaico sul tetto dello stabilimento».
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