Ciocca, imprenditori da quattro generazioni

Un secolo di storia contrassegnata da successi imprenditoriali nel settore delle calze e della maglieria. Lo festeggerà, sabato 15 settembre, la Ciocca di Quinzano d'Oglio. Una vicenda imprenditoriale che ha come unico motivo ispiratore la trasmissione di una profonda etica del lavoro attraverso quattro generazioni: dal fondatore dell'azienda, Luigi Ciocca, al figlio Giuseppe, da questo alla terza generazione, Luigi jr, Luca, Maurizio e i gemelli Alberto e Roberto, infine ai tre cugini, Cristopher (figlio di Maurizio), Filippo e Michele (figli di Luigi jr). Il motto è e resta: si fa così perché il padre, il nonno, il bisnonno facevano così.
Questa la filosofia della famiglia Ciocca che ha garantito a un'azienda nata nel 1912 a Milano di superare due guerre mondiali, la crisi del 1929 e gli innumerevoli crolli del settore tessile; di trasformarsi negli anni, adeguandosi ai tempi, ma senza mai perdere di vista il solco di una tradizione consolidata nel tempo.
Nel 1919 il fondatore decide di trasferire l'azienda da Milano a Quinzano d'Oglio, con un calcolo ragionato che unisce alla vocazione tessile della provincia di Brescia la necessità di allontanarsi dall'accesa conflittualità del «biennio rosso» milanese. A Quinzano, realtà immersa nella pianura padana, in cui il lavoro dei campi è la consuetudine, Luigi Ciocca trasforma gli abitanti da contadini impiegati a mezzadria in operai specializzati. Porta la mensa e l'assistenza sanitaria, alloggi collettivi e case per i dipendenti. Dal paese è accolto come un benefattore e, nel 1920, viene eletto sindaco.
La storia dell'azienda Ciocca è inscindibilmente legata a quella del paese bassaiolo, come testimonia l'assessore alla Cultura di Quinzano, Giorgio Ciresa, che alla Ciocca ha lavorato per 43 anni, fino al marzo del 2012. «Entrando in azienda - racconta - c'è una gigantografia del 1923 che ritrae Luigi Ciocca con le operaie dell'epoca. Tra quelle donne c'è mia madre, 16 anni, che ha lavorato in azienda fino al '36, dove ha conosciuto mio padre che alla Ciocca ha lavorato dal '31 al '68. Io sono in pensione da pochi mesi e da qualche anno vi lavora mio figlio Nicola». In azienda vige ancora un modello improntato alla grande collaborazione tra l'imprenditore e i suoi collaboratori, perché i Ciocca sono lì, in mezzo agli operai a condividere successi e difficoltà.
La scomparsa prematura di Luigi Ciocca, morto a 45 anni, costringe un giovane Giuseppe, figlio unico di soli 18 anni, a prendere le redini dell'azienda. Giuseppe ha studiato all'estero e si è specializzato nel tessile.
È un vero capitano d'industria che punta all'eccellenza tecnologica e alla completa autonomia della filiera. Acquisisce nuovi marchi, consolida la presenza Ciocca nel tessile e diversifica l'attività in settori del tutto nuovi.
Lascia in eredità ai figli non solo aziende e denaro, ma lo stimolo a portare avanti e migliorare sempre quanto è già stato realizzato.
Il gruppo dal 1991 è guidato da Luigi jr, Alberto e Roberto. Maurizio vive in Canada dove ha fondato un'azienda nel settore delle scatole, la Exm, che quest'anno ha aperto una filiale in Cina, guidata dal figlio Cristopher. Filippo e Michele Ciocca si occupano del rilancio di Drumohr, brand scozzese del cashmere, fiore all'occhiello della famiglia. Tutto è gestito collettivamente dai fratelli Ciocca.
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