Centinaia di camionisti e 70 tir: «Così non ce la facciamo»
«Siamo già al limite adesso se non si interviene subito si rischia veramente che tante aziende debbano chiudere e questa è una cosa molto grave».
L’urlo di dolore dei trasportatori bresciani risuona al Brixia Forum. In centinaia hanno risposto alla Giornata di manifestazione dell’autotrasporto indetta a livello nazionale da Unatras che ingloba Fai, AssoArtigiani, Cna Fita e Confartigianato Trasporti, per denunciare la crisi del trasporto su gomma dopo i rincari del carburante.
Sullo sfondo scenografico di oltre 70 camion arrivati da tutta la provincia in via Caprera, lavoratori e imprenditori hanno denunciato l’impossibilità di continuare a lavorare con i costi attuali. «A gennaio fare un pieno di mille litri costava 1.250 euro, oggi ne costa 1.800-1.900 esente Iva» raccontano gli autotrasportatori.
All'assemblea è stato dato conto anche delle ultime novità introdotte dal Governo con il cosiddetto «decreto Ucraina», con agevolazioni per gli autotrasportatori e le aziende del settore oltre al taglio di 25 centesimi al litro sulle accise, anche alla luce del protocollo d’intesa firmato col ministero delle Infrastrutture 48 ore fa.
Ma la preoccupazione resta, anche perché non è la prima volta che una misura varata a livello politico resta poi inapplicata: «Se le circolari esplicative poi non vengono emanate, i provvedimenti finiscono con l'essere lettera morta. Ci sono decine e decine di provvedimenti degli anni scorsi che sono rimasti sulla carta» sottolinea Giuseppina Mussetola, segretaria bresciana del Fai.
«Abbiamo dovuto ricordare che questo Paese ha bisogno di noi, se ci fermiamo noi si ferma tutto. E il governo di questo ci deve dare conto» ha ribadito da parte sua Tiziano Frisoni, responsabile Trasporto merci di Confartigianato Brescia.
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