Economia

Cembre: crescono gli utili, salgono i costi ma i margini tengono

Nel primo semestre del 2022 il gruppo bresciano ha chiuso con un incremento dell'Ebitda del 20,9% anno su anno
Il quartier generale di Cembre a Brescia - © www.giornaledibrescia.it
Il quartier generale di Cembre a Brescia - © www.giornaledibrescia.it
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Cembre ha tenuto testa all'aumento dei costi di produzione registratosi nei primi sei mesi dell'anno e riesce così a confermare un alto livello di marginalità.

Anche grazie al ritocco del listino prezzi ed al congelamento della bolletta elettrica sui livelli del 2021, il gruppo bresciano dei connettori elettrici, degli accessori per cavo e dei prodotti elettrotecnici per le reti ferroviarie, chiude il semestre con un incremento dell'Ebitda del 20,9% anno su anno, a 30,5 milioni di euro, leggermente meglio delle aspettative degli analisti di Banca Akros.

In un contesto di certo penalizzante, la redditività resta sui livelli dello stesso periodo dell'anno precedente, al 29,2%, in sostanziale tenuta rispetto al 29,8% del primo semestre 2021. I ricavi, già comunicati a metà estate, sono saliti del 23,4% a 104,5 milioni. Il risultato netto migliora del 24,2% a 18,2 milioni. La posizione finanziaria netta è leggermente negativa (0,3 milioni), da un saldo positivo di 20,6 milioni di euro al 31 dicembre 2021, in quanto, «sconta gli effetti del pagamento di dividendi per 20,1 milioni di euro da parte della capogruppo e investimenti in immobilizzazioni per 5,1 milioni di euro».

Il titolo sale dell'1% a 26,6 euro, prezzo che vale una capitalizzazione di 452 milioni di euro. Il presidente Giovanni Rosani, mette in evidenza nella nota che «i margini reddituali si sono mantenuti soddisfacenti nonostante le recenti spinte inflazionistiche».

La seconda parte dell'anno è iniziata bene, in linea con i mesi appena passati: «i ricavi progressivi consolidati alla fine di agosto 2022 evidenziano una crescita del 21,7% rispetto ai primi otto mesi dell'esercizio 2021«, si legge nella nota.

Gi affari girano ma il contesto di mercato, di certo sul lato costi, è peggiorato, nel comunicato si parla di «aumenti riscontrati nei vari fattori produttivi». Per quanto riguarda la bolletta elettrica, il principale grattacapo del 2022 di tante aziende industriali bresciane, la società segnala che il prezzo concordato con i fornitori per il periodo giugno 2022/giugno 2023, «risulta raddoppiato rispetto a quello precedentemente applicato» nello stesso periodo dell'anno precedente.

Banca Akros si aspetta che il 2022 si chiuda con 187 milioni di euro ed un margine lordo (Ebitda) del 28%, questo livello di redditività dovrebbe essere confermato nel 2023. L'analista Andrea Bonfà spiegava in un report di quest'estate che le cinque aree di business del gruppo, oltre ad essere ultra efficienti, generano importanti sinergie tra di loro. Di queste business unit, quella con le prospettive più interessanti è quella dei prodotti per le ferrovie, infrastruttura viabilistica privilegiata dagli investimenti del Pnrr.

L'area Railways vale circa un quinto del giro d'affari del gruppo, Banca Akros calcola che indirettamente si arrivi al 30%.

*Websim.it

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