Cavagna accende i Giochi con le «sue» torce olimpiche

C’è un buona dose del «saper fare» bresciano nelle torce olimpiche e paralimpiche di Milano-Cortina 2026 che sono state presentate lo scorso 14 aprile in due eventi simultanei alla Triennale di Milano e all’Expo 2025 di Osaka, in Giappone.
A ingegnerizzare e produrre le due «fiaccole» e i relativi componenti è stato infatti il gruppo bresciano Cavagna, realtà di origine familiare nata oltre 75 anni fa a Calcinato ed oggi vera e propria holding di caratura internazionale specializzata nella produzione di elementi per il trattamento, la distribuzione, il controllo e la misurazione di qualsiasi tipologia di gas in ogni fase delle diverse catene di approvvigionamento. A fine 2023 (ultimo dato disponibile) il gruppo ha chiuso l’esercizio con un fatturato consolidato di oltre 340 milioni di euro ed un utile di circa 17,8 milioni.
Due versioni
Le torce si chiamano «Essential», per via dello stile minimale che le contraddistingue, e sono state realizzate da Eni, premium partner dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano-Cortina 2026, in collaborazione con Versalis (Eni), official supporter delle Olimpiadi invernali italiane.
Le due versioni – una per i Giochi Olimpici e l’altra per quelli Paralimpici – differiscono nella sfumatura di colore, ma entrambe hanno una finitura riflettente e cangiante. La torcia olimpica presenta sfumature verdi e blu, mentre quella paralimpica presenta tonalità sul bronzo. Per il design invece Eni e Versalis hanno scelto lo Studio Carlo Ratti associati.
La loro forma essenziale esalta la centralità della fiamma ed è il perfetto equilibrio tra tecnologia, innovazione e sostenibilità. In sostanza un tributo all’eccellenza del design italiano. Ogni dettaglio è pensato per rappresentare la forza e la determinazione degli atleti, così come la loro capacità di unire le persone attraverso lo sport. Del resto le torce sono un simbolo universale di unità, speranza e perseveranza, e incarnano i valori fondamentali di amicizia, rispetto ed eccellenza che sono alla base dei Giochi.
Il ruolo
Hanno un ruolo speciale poiché portano la fiamma che simboleggia la luce che brilla dentro le atlete e gli atleti, ispirandoli a superare i propri limiti e a competere con integrità, lealtà e fair play, celebrando la diversità e promuovendo l’uguaglianza tra tutti i partecipanti. La torcia è la custode della fiamma, che passa di mano in mano, unendo persone diverse in un unico, straordinario viaggio. È, insomma, un oggetto tradizionalmente iconico, con le due torce saranno che protagoniste al Padiglione Italia per tutta la durata dell’Expo di Osaka e saranno esposte anche alla Triennale di Milano, da maggio 2025 fino alla fine delle Olimpiadi e Paralimpiadi di Milano-Cortina prevista per marzo 2026. Al termine dei Giochi, la torcia olimpica entrerà a far parte della prestigiosa collezione del Museo Olimpico di Losanna.
Sostenibilità
Vale la pena di evidenziare che le fiaccole realizzate dal gruppo Cavagna sono non solo completamente made in Italy ma anche sostenibili: composte prevalentemente da materiali riciclati, in particolare da una lega di alluminio e ottone, sono state dotate di un sistema che permette di riutilizzarle e ricaricarle per ben 10 volte, riducendo così il numero di torce richieste nelle staffette. La stessa attenzione è stata posta nella scelta del bruciatore, vero cuore tecnologico della torcia, alimentato con bio-Gpl, prodotto in questo caso nella bioraffineria Enilive di Gela al 100% da materie prime rinnovabili.
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