Caso A2A-Lgh, la Cgil chiede più trasparenza
«Riteniamo che se qualcuno non ha operato nel rispetto delle norme debba assumersi le piene responsabilità perché gestire la "cosa pubblica" deve essere fatto nel rispetto delle norme e delle leggi perché le scelte sbagliate inoltre ricadranno sui cittadini e sui lavoratori di queste società».
Così, in una nota Filctem Cgil Brescia commenta la bocciatura da parte di Anac del matrimonio tra A2A e Lgh.
«Abbiamo sempre pensato - prosegue la nota del sindacato - che la gestione dei servizi pubblici dovesse essere garantita da società pubbliche e che il radicamento nel territorio di tali società come espressione delle comunità fosse un valore aggiunto. Abbiamo anche sempre pensato che i servizi per essere offerti con qualità dovessero essere gestiti in modo industriale e solidale dove capacità, professionalità e risorse per gli investimenti nonché la trasparenza delle azioni societarie esercitate dai soci fossero il vero biglietto da visita di chi si candida a gestire i beni comuni. Tutto questo lo pensavamo e lo pensiamo anche oggi. Di aggregazioni ne vediamo tutti i giorni e il nostro ruolo è teso a garantire i diritti dei lavoratori, che sono il vero patrimonio di queste società e nel contempo cerchiamo di fare in modo che queste nuove società abbiano strutture organizzative tali da tutelare al meglio pure i cittadini/utenti».
«Visto che stiamo parlando di società a forte partecipazione pubblica - gli fa eco Fp Cgil -, oltre che quotate in borsa, che devono avere un di più di trasparenza. Se emergeranno comportamenti non consoni, chi li ha adottati dovrà assumersene le responsabilità».
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