Economia

Casalini si «mangia» i biscotti Lazzaroni

Oltre 20 milioni per un nuovo stabilimento a Orzinuovi. Il gruppo alimentare bresciano rileva lo storico marchio di biscotti
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Giugno, primi di giugno. Per quella data dovrebbero uscire dal nuovo stabilimento le prime merendine. Il nuovo stabilimento in via di ultimazione è quello che la Casalini sta realizzando a Orzinuovi, nella nuova zona industriale Sud. Il cantiere è stato affidato alla Rivet-Edil. Ventimila e passa metri quadri, oltre 20 milioni di investimento (grazie anche al sostegno della Bcc di Pompiano e Franciacorta), una sessantina di dipendenti su tre turni. Sarà - dice un tecnico del settore - uno fra i più avanzati stabilimenti del settore in Europa con produzione su tre turni.


Non sono molti i nuovi investimenti in nuove aziende. A maggior ragione di queste dimensioni. Il nuovo investimento del gruppo fondato da Ubaldo Casalini e dalla moglie Cristiana Manfredini, in realtà era da tempo che "covava". Un primo, iniziale annuncio, era stato di qualche anno fa. Poi il silenzio. E quindi, nei mesi scorsi, il sorgere del capannone.
La notizia del maxi investimento in terra orceana, si accompagna ad una seconda notizia e l'insieme delinea l'idea di un Gruppo che, con tutta evidenza, ha deciso di crescere massicciamente non più limitandosi ad essere industriale di prodotti da forno di seconda fascia, ma di entrare nella nicchia più alta (fra i marchi il Midi).


La Casalini ha infatti rilevato le attività della Lazzaroni di Saronno e dello stabilimento che questa ha in Abruzzo, in provincia di Teramo, a Isola del Gran Sasso. Ad evitare equivoci: si tratta non della Paolo Lazzaroni (che pure opera a Saronno, nata qualche anno fa dalla "costola" della storica Lazzaroni), ma della D. Lazzaroni spa che qualcuno ricorderà per gli amaretti e i Caroselli. Storia singolare, questa della Lazzaroni che, dopo il fasto dei Caroselli, ha conosciuto due anni fa il sequestro da parte dell'autorità giudiziaria dopo che il gruppo napoletano che aveva rilevato l'azienda dalla famiglia fondatrice era stato accusato di infiltrazioni malavitose. Da qui l'intervento dei giudici che hanno proceduto in questi giorni alla cessione sul mercato.


La doppia operazione - il nuovo investimento industriale e l'acquisizione del marchio e dell'unità produttiva abruzzese - paiono configurare un rinnovato e ampliato impegno del gruppo dolciario bresciano. Negli anni scorsi, come forse si ricorderà, Casalini aveva ceduto alla Bauli l'unità produttiva di Romanengo, nel cremonese, mantenendo a Roccafranca il centro di logistica per la struttura commerciale. Nel giro di qualche tempo, però, Casalini era tornato all'antica passione rilevando uno stabilimento a Ravenna (Dorasnack) le cui produzioni dovrebbero, almeno in parte, essere realizzate nella nuova unità di Orzinuovi. Un'altra unità produttiva del gruppo è vicino a Roma, ad Aprilia. Nel bresciano, Casalini ha rilevato la Salomoni di Polaveno. Con il nuovo stabilimento e l'acquisizione della Lazzaroni, il gruppo Casalini (un fatturato aggregato di un centinaio di milioni) si presenta sul mercato con un portafoglio completo con brioche, snack, grissini, biscotti, piadine. Il quadro, per quanto è stato possibile ricostruire, è questo.

Gianni Bonfadini

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