Caro energia, la denuncia: «Insostenibili i costi per l'agroalimentare»
«Sempre più insostenibili i costi energetici sostenuti dalla filiera agroalimentare italiana che stanno portando le aziende a rallentare sempre di più la loro produzione». È quanto afferma Luigi Scordamaglia, consigliere delegato di Filiera Italia. «Trainati dall'energia - dichiara Scordamaglia - stanno esplodendo i costi di produzioni della parte agricola, con aumenti che vanno dal +170% dei concimi al +129% per il gasolio, fino al +300% delle bollette per pompare l'acqua per l'irrigazione dei raccolti ma anche di quella dell'industria alimentare. Pensiamo - sottolinea - all'enorme quantità di energia e calore necessari nelle industrie delle carni, dei salumi, dei formaggi, delle conserve, della pasta, dei vegetali, oltre al costo energetico della catena del freddo e della distribuzione. Ed a ciò si aggiunge l'aumento di costi per imballaggi, bancali, contenitori di plastica, vetro, metallo, etichette e tappi».
«Senza citare - aggiunge il consigliere delegato di Filiera Italia - l'assenza di anidride carbonica alimentare che mette in ginocchio l'industria delle bevande ma anche quella dei prodotti freschi ,carni, vegetali, che hanno bisogno di questo gas nelle confezioni per aumentare la propria conservabilità».
«Siamo il settore - commenta Scordamaglia - su cui intervenire con assoluta priorità se consideriamo che assorbiamo l'11% dei consumi energetici industriali totali nonostante siamo all'avanguardia per l'adozione di tecnologie in grado di contenere i consumi. Non intervenire immediatamente, con prezzi dell'energia calmierati per le imprese della nostra filiera ed un tetto europeo immediato, vorrebbe dire da un lato aggravare la situazione dei 2,6 milioni di Italiani, già oggi a rischio alimentare e dall'altro essere invasi da prodotti stranieri».
Filiera Italia fa presente che serve l'immediata nomina di Commissari, «in attesa di processi di semplificazione autorizzativa drastici più volte annunciati ma mai arrivati» per sbloccare tutte le autorizzazioni di produzione energetica, a cominciare dalle rinnovabili.
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