Caro carburanti, serpentone di tir: trasportatori in protesta
Un lungo serpentone di tir che si è snodato lungo la tangenziale Sud. Cartelli colorati a richiamare l'attenzione degli automobilisti, a far massa per rendere più evidente una situazione che reputano insostenibile. Ha preso il via questa mattina la protesta degli autotrasportatori contro il caro carburante che, tra l'innalzamento pregresso del costo dell'energia e il conflitto ucraino hanno visto in un anno lievitare da 1,38 euro al litro a oltre 2 euro il costo del gasolio per muovere i propri mezzi. Una dinamica che sta mettendo in ginocchio il comparto dell’autotrasporto, bresciano e non.
Dalle 8, i manifestanti sono partiti da varie zone della provincia, dalle valli come dalla Bassa, per raggiungere poi la tangenziale Sud per approdare in via Caprera al Brixia Forum dove dalle 10.15 si riuniranno in assemblea sui temi dei rincari. Certo al centro del confronto ci sarà anche il provvedimento varato ieri sera dal governo, quel «decreto Ucraina» che contempla un taglio delle accise sui carburanti in misura di 25 centesimi al litro.
La manifestazione «Giornata di Manifestazione dell’Autotrasporto» è stata indetta da Unatras a livello nazionale.
«Le aziende stanno chiudendo: non hanno più i soldi per fare il pieno ai camion» dice Giuseppina Mussetola, a capo della segreteria del Fai bresciano, la più importante organizzazione di settore del territorio, che annovera oggi oltre 2.400 imprese. «La situazione è drammatica - prosegue Mussetola -: molte imprese stanno iniziando a muoversi per mettere i dipendenti in cassa integrazione».
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