Caro-benzina, Coldiretti: «Una stangata per il Paese»
«Con il caro-benzina arriva una vera e propria stangata sui 6,5 milioni di italiani in viaggio per il ponte del 25 aprile, con i prezzi alla pompa che sulle autostrade arrivano anche a superare i 2 euro al litro».
È quanto afferma la Coldiretti nel commentare i rincari dei prezzi dei carburanti legati alle tensioni scatenate dalla questione Usa-Iran sui mercati petroliferi internazionali. «L’aumento non solo colpisce il turismo nel grande esodo dei ponti di primavera ma - sottolinea l’associazione di categoria - è destinato a contagiare l'intera economia. Se salgono i prezzi del carburante si riduce il potere di acquisto degli italiani che hanno meno risorse da destinare ai consumi mentre - continua la Coldiretti - aumentano i costi per le imprese in un Paese come l'Italia dove l’85% dei trasporti commerciali avviene per strada. Il balzo dei prezzi dei carburanti ha quindi un effetto valanga sulla spesa con un aumento dei costi di trasporto oltre che di quelli di produzione, trasformazione e conservazione. A subirne gli effetti - conclude la Coldiretti - è, in particolare, l’intero sistema agroalimentare dove i costi della logistica arrivano ad incidere fino dal 30 al 35% sul totale dei costi per frutta e verdura secondo una analisi della Coldiretti su dati Ismea».
Il gasolio incide sui costi diretti di trasporto e quindi di valore tariffario per il 28%, ne consegue quindi che per il solo aumento del costo del gasolio le tariffe devono essere aumentate significativamente al solo scopo di non andare in perdita. Per molte imprese questa è una situazione drammatica sulla quale è necessario intervenire.
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