Economia

Capitolium Art: design e antico trainano le vendite

Il 60% del fatturato è costituito da articoli battuti a un prezzo tra mille e 10mila euro
Una scultura in marmo di Pablo Atchugarry
Una scultura in marmo di Pablo Atchugarry
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Design e antico trainano il 2017 della bresciana Capitolium Art, che chiude l’esercizio superando la soglia dei 5 milioni di euro di aggiudicato.

Dopo un 2016 che i direttori Giorgio e Gherardo Rusconi definiscono «molto proficuo», il 2017 non delude: se l’aumento complessivo del fatturato è «solo» dell’1% (da 4,9 a 5,02 mln di euro), il design e l’antico viaggiano più veloci, segnando rispettivamente un +39 e +27%.

 

 

Il direttore. Gherardo Rusconi
Il direttore. Gherardo Rusconi

Cala, invece, del 23% il comparto del moderno e contemporaneo, storico core business della Capitolium Art: un arretramento dovuto, spiegano i direttori, «alla volontà di rafforzare gli altri comparti che ha un po’ sacrificato il primo». Resta massiccia, anche per l’esercizio appena concluso, anche la presenza degli stranieri, che incidono sul fatturato totale per il 40% e si concentrano per la maggior parte nel settore dell’arte orientale (incidenza del 90%) e ancora una volta del design (55%).

Per quanto riguarda l’arte orientale, la provenienza è quasi completamente cinese mentre nel design così come per gli altri dipartimenti è molto variegata (America, Sud-America, Oriente, Europa) con buona concentrazione di acquirenti europei. A costituire il 60% del fatturato sono articoli battuti a un prezzo compreso tra i mille e i 10mila euro, mentre quelli con prezzo inferiore sono il 16% e superiore il 34.

Tra gli oggetti più apprezzati - i cosiddetti «top lot» - una scultura in marmo bianco di Carrara di Pablo Atchugarry, battuta a 85.400 euro, ed un lampadario (in ottone e diffusori in vetro satinato, Arredoluce 1964) di Gio Ponti, aggiudicato a 51.400.

Complessivamente, nel passato esercizio Capitolium Art ha messo in pista 25 aste (contro le 21 del 2016) per totali 3.751 lotti ed un prezzo medio di 1.406,10 euro: la percentuale del venduto per numero di lotti è stata del 57% mentre la percentuale per valore del 52%. Il settore a più alto aggiudicato nell’anno 2017 è ancora l’arte moderna, che ha collezionato quasi la metà del fatturato (2,183 mln di euro).

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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