Economia

Camozzi fa ricerca con Berkeley e Genova

Nel primo caso, il gruppo Camozzi è entrato a far parte del consorzio «Icyphy», con sede nell’ateneo californiano di Berkeley
Il personaggio. Lodovico Camozzi
Il personaggio. Lodovico Camozzi
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Il gruppo Camozzi, attivo nella produzione di componenti per l’automazione industriale, annuncia due partnership nella ricerca: una con l’Università di Berkeley, in California, l’altra con l’Istituto italiano di tecnologia di Genova.

Nel primo caso, il gruppo Camozzi è entrato a far parte del consorzio «Icyphy» (industrial cyber physical systems), con sede nell’ateneo californiano di Berkeley, per individuare e sviluppare nuove tecniche di ingegneria, finalizzate al miglioramento dell’integrazione tra i diversi componenti dei sistemi moderni, da quelli meccanici ai software di rete e alle interfacce utente. Il team di Icyphy mira a identificare processi ripetibili, standardizzati e misurabili per garantire sistemi ad alte prestazioni e a scoprire nuovi metodi di sviluppo del prodotto che possono aiutare le aziende a ridurre i costi, aumentare l’affidabilità e innovare più rapidamente.

Il consorzio sta trasformando il processo di ingegneria dei sistemi, unendo il mondo dell’impresa e il mondo accademico. Opererà a livello pubblico, rendendo disponibili i risultati delle ricerche a beneficio dell’industria e del mondo accademico. L’accordo stipulato da Camozzi con l’Istituto italiano di tecnologia prevede invece la realizzazione di un laboratorio congiunto dedicato a robotica, automazione e nuovi materiali sostenibili.

Per il raggiungimento di questo obiettivo è stata prevista l’assunzione di quattro ricercatori reclutati con bandi internazionali. Il nuovo laboratorio permetterà di rendere sistematica la collaborazione tra il gruppo Camozzi e l’Iit, creando un nuovo polo di eccellenza per l’innovazione in campo industriale. L’accordo avrà durata di cinque anni e prevede diverse aree di azione.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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