Economia

Cameo, distribuito ai soci un dividendo di 18 milioni di euro

In cinque anni riconosciuta una cedola complessiva di quasi 70 milioni
Uno scorcio dello stabilimento della Cameo
Uno scorcio dello stabilimento della Cameo
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Negli ultimi cinque anni, dal 2015 al 2019, la Cameo ha realizzato vendite per oltre un miliardo e nello stesso arco temporale la società di Desenzano ha riconosciuto al suo unico azionista un maxi dividendo di 69,45 milioni. La cedola del 2019, deliberata dall’assemblea dei soci a fine giugno, ammonta (come quella dell’anno precedente) a 18 milioni.

La Cameo, controllata dal gruppo tedesco Oetker, conta 408 dipendenti e produce preparati per dolci e commercia sul mercato italiano torte e pizze surgelate oltre che snack salati e muesli. Nell’ultimo esercizio, il fatturato ha riportato una contrazione dell’1,4% rispetto al 2018 (da 241,19 a 237,92 milioni di euro), ma il gruppo ha mantenuto una buona redditività (il Mol ammonta a 30,44 milioni e vale il 12,72% dei ricavi; l’utile netto è di 15,9 milioni e il Roi, indice che esprime la redditività del capitale investito è pari al 15,78%) e ha conservato le sue posizioni di mercato. Forte inoltre di un’ottima situazione patrimoniale e finanziaria, l’azienda presieduta da Martin Reintjes ha proseguito il suo piano di investimenti in ricerca e sviluppo di nuovi prodotti.

«Il nostro gruppo - garantisce il manager nella Relazione sulla gestione - continuerà a perseguire tute le possibilità di ampliare il business restando sempre nell’ambito di elevati standard qualitativi e continuando nell’azione di ampliamento della gamma dei nostri prodotti in aderenza alle esigenze dei consumatori». Anche di fronte a una fase di estrema incertezza come quella attuale, generata dall’emergenza sanitaria da Covid, la Cameo proseguirà dunque a soddisfare un mercato che predilige «prodotti commerciali rispetto a quelli industriali». A fine 2019, il patrimonio netto della Cameo era pari a 69,59 milioni. «Tale patrimonializzazione - scrive Reintjes - consente al nostro gruppo di finanziare con il patrionio netto interamente l’attivo immobilizzato e in parte la restante quota dell’attivo».

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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