Cala la produzione di mele e kiwi. Malissimo le pere
Cala nel 2019 la produzione italiana di mele, pere e kiwi. L'andamento è riferito dall'Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (Ismea) con un report di analisi del mese di novembre 2019 sulle tendenze di mercato della frutta fresca. Nel 2018 le esportazioni dei tre prodotti ortofrutticoli hanno generato introiti per oltre 1.300 milioni di euro, il 50% del gettito complessivo della frutta fresca.
Dallo studio, elaborato con il termine delle operazioni di raccolta di mele e pere e l'inizio della campagna commerciale 2019/2020, emerge che la produzione di mele, secondo stime di Assomela, ammonta a circa 2,1 milioni di tonnellate, in flessione del 5% rispetto all'anno precedente, ma in linea con la media 2014-2018. In flessione anche la produzione di mele che nel 2019 «registra un crollo mai registrato in precedenza» sulla base delle stime dell'Organizzazione interprofessionale pera (Oi Pera): ad ottobre, terminate le operazioni di conferimento, l'offerta è stata stimata in circa 365.000 tonnellate, con un calo del 50% rispetto alle 730.000 tonnellate del 2018.
La diminuzione è attribuita, spiegano gli esperti, a problemi climatici e fitosanitari e alla diffusione della cimice asiatica. Trend in diminuzione anche per il kiwi: le stime del Centro servizi ortofrutticoli (Cso) indicano per il 2019 una produzione di 423 mila tonnellate, in calo del 6% rispetto al 2018. Il prodotto commercializzabile è stimato in circa 371 mila tonnellate. Il risultato è la conseguenza della flessione del 10% del kiwi a polpa verde (301.540 tonnellate) e dell'incremento del 16% registrato dalle varietà a polpa gialla (69.690 tonnellate).
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