Cala la disoccupazione, in un anno 729mila lavoratori in più

L'occupazione a gennaio ha recuperato terreno rispetto allo stesso mese del 2021 con 729mila persone in più al lavoro, ma è rimasta stabile su dicembre con una caduta dell'occupazione femminile quasi compensata da quella maschile: secondo i dati diffusi dall'Istat, a gennaio si sono registrati un calo del tasso di disoccupazione all'8,8% e una crescita congiunturale dell'inattività mentre il tasso di occupazione è rimasto stabile al 59,2%.

Le prospettive dello smartworking

E mentre il lavoro riparte si ragiona sulle modalità con cui saranno rese nel futuro una parte delle prestazioni. Il 31 marzo scade lo stato di emergenza e quindi la possibilità che si possa utilizzare lo smart working semplificato, ma è probabile che non si ritorni a un sistema completamente in presenza ma si trovi un nuovo equilibrio. «Non vedo rischi di guai sulla possibilità di trovare un punto di equilibrio - ha detto il ministro del Lavoro, Andrea Orlando - perché abbiamo già oggi definito un accordo quadro tra le parti sociali. Non torneremo alla situazione precedente ma non rimarremo neanche nella situazione attuale».

I numeri di gennaio 2022

Gli occupati sono 22 milioni 817mila, circa 200mila in meno rispetto al periodo pre pandemia (febbraio 2020) ma è stato recuperato il tasso di occupazione (59,2 a fronte del 59% di febbraio 2020). I disoccupati sono 2 milioni 192mila, in calo di 236mila unità rispetto al periodo prepandemico e di 326mila rispetto a gennaio 2021. Il tasso di disoccupazione all'8,8% inferiore a quello di dicembre di 0,2 punti e a quello di gennaio 2021 di 1,5 punti.

Aumenta invece il tasso di inattività 15-64 anni su dicembre (+0,2 punti) fissandosi al 35% mentre si riduce rispetto a un anno prima (-1,5 punti). Rispetto al periodo pre Covid il tasso di inattività è ancora superiore di 0,4 punti.

Il punto sull’occupazione femminile

Gennaio è stato un mese negativo per il lavoro delle donne con la perdita di 77mila occupate rispetto a dicembre a fronte di un aumento di 69mila unità tra gli uomini. Il bilancio annuale è più favorevole all'occupazione femminile con 354mila occupate in più a fronte di 375mila uomini in più. Il tasso di occupazione delle donne tra i 15 e i 64 anni è al 50,3% in calo di 0,4 punti su dicembre ma in aumento di 2,3 punti su gennaio 2021, in linea con l'aumento del tasso di occupazione complessivo (+2,4 punti).

Lavoro autonomo e giovani

Dopo due anni di chiusure recupera lievemente il lavoro autonomo con 15mila occupati indipendenti in più su gennaio 2021 ma le imprese ricordano le perdite subite durante la pandemia. Tra gennaio 2019 e il 2022 - sottolinea la Confesercenti - si sono persi tra gli indipendenti 348mila occupati. Gli indipendenti secondo l'ultima fotografia sono 4 milioni 907mila. E se cresce il lavoro dei giovani (+178mila occupati in un anno tra i 15 e i 24 anni) è la fascia di età più anziana (gli over 50), grazie alla spinta demografica, che segna l'incremento maggiore degli occupati (+308mila). Il tasso di occupazione sale invece sull'anno soprattutto per la fascia tra i 25 e i 34 anni (+4,5 punti) a fronte di 1,9 punti per la fascia tra i 50 e i 64 anni. Il tasso di disoccupazione cala soprattutto tra i più giovani (al 25,3%) con 8 punti percentuali in meno su gennaio 2021. Su 729mila occupati in più su gennaio 2021 713mila sono dipendenti (402mila permanenti e 312mila a termine). I lavoratori a termine sono 3 milioni 021mila, in calo di 32mila unità su dicembre, mese nel quale spesso di chiudono i contratti a tempo determinato. 

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