Burocrazia ed Erasmus: le incognite della Brexit per il Bresciano
La Brexit avrà ricadute anche sul Bresciano, per lo meno in termini di costi extra, per non parlare delle incertezze.
L’uscita del Regno Unito dall’Ue, iniziata da poche ore e che si concluderà definitivamente il primo gennaio 2021 – ed è sicuro – comporterà un aggravio in termini di burocrazia perché se oggi per mandare un camion in Inghilterra basta una lettera d’accompagno, ora bisognerà passare dalla dogana, esattamente come per l’India o la Cina. E anche il lavoro quotidiano degli impiegati di un'azienda inevitabilmente cambierà.
La Gran Bretagna per l’Italia vale, con l’export, 23.8 miliardi di euro, quinta destinazione per il nostro territorio, mentre importiamo per 11.3 miliardi.
Ecco che i trattati potrebbero essere fondamentali per il turismo, ma soprattutto per il tessuto economico.
E agli accordi è legato anche il futuro del progetto Erasmus che nel 2020 non subirà contraccolpi. E nel 2021 però tutto cambierà e sarà necessario trovare una nuova intesa, come oggi avviene per i paesi extra Ue, come la Svizzera, la Scandinavia o la Turchia.
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